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Com’è Black 4 Blood, l’erede spirituale di Left 4 Dead in cui fare carneficine di zombi in compagnia

Divertimento, adrenalina, ritmi da cardiopalma e strategia cooperativa rendono Black 4 Blood un titolo piacevole, leggero, frizzante ma non per questo da prendere alla leggera in termini di sfida. Un mix di elementi ben amalgamato, che intrattiene e galvanizza secondo la tradizione iniziata da Left 4 Dead.
A cura di Lorena Rao
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Si ritorna a fare carneficine di zombi con Black 4 Blood, lo sparatutto in prima persona cooperativo presentato come l'erede spirituale di Left 4 Dead. Del resto, gli sviluppatori sono gli stessi: Turtle Rock Studios è un team indipendente nato in seguito alla separazione da Valve, la compagnia dietro Half Life e Steam che ha pubblicato i due capitoli di Left 4 Dead, di cui detiene ancora i diritti.

L'ispirazione è già evidente dal concept, che rimanda al recente cinema post-apocalittico di stampo USA a tema zombi. Ecco quindi che nel mondo di Black 4 Blood gran parte dell'umanità è morta o è stata tramutata in Infestati, creature non-morte fameliche e violente, a causa di un parassita noto come Verme del Diavolo. Eppure un barlume di speranza resta vivo tra la gente grazie agli Sterminatori, sopravvissuti e sopravvissute pronti a combattere fino allo stremo per eliminare qualsiasi Infestato dalla faccia della Terra e porre fine alla loro diffusione. Un pretesto narrativo banale ma perfettamente funzionale per avviare le danze fatte di sangue, mitragliatrici e mazze chiodate.

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Il gioco mette a disposizione quattro protagonisti, a cui se ne aggiungo altri quattro sbloccabili, ciascuno dei quali dotati di approcci al combattimento specifici. Evangelo, Walker, Holly, Ma', Doc, Hoffman, Jim, Karlee: ognuno di loro presenta delle predilezioni, che vanno dal combattimento in mischia, passando per la capacità di cura, il potenziamento del vigore e altro ancora. In questo giocano un ruolo centrale i mazzi di carte, peculiarità di Black 4 Blood.

All'inizio di ogni partita il gioco richiede la scelta di alcune carte, utili per ottenere bonus o, perché no, malus in cambio di ricompense più soddisfacenti. Queste si traducono in maggiori quantità di monete e carte più potenti. In generale è opportuno scegliere con raziocinio il sistema di carte da adottare per caratterizzare la partita secondo le proprie esigenze. Anche perché il gioco è influenzato da un Game Director interno, che spinge a sperimentare con le carte messe a disposizione per vivere scontri più avvincenti.

Tutto questo viene affrontato in quattro giocatori, in multiplayer online. Altrimenti è possibile giocare in solitaria con i tre personaggi restanti comandati dall'intelligenza artificiale (I.A.). Tuttavia l'obiettivo di Black 4 Blood è quello di valorizzare l'esperienza multigiocatore. Non solo perché, se superata in singolo, la modalità Campagna non rilascia alcuna ricompensa, ma soprattutto perché è il gioco stesso a richiedere la cooperazione tra chi gioca. Aiutare e supportare la squadra diventa quindi essenziale per potere trionfare al meglio sulle orde massicce di Infestati, tra i quali si nascondono esseri abominevoli incredibilmente dannosi come il Colosso o, peggio ancora, l'Orco.

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Non è raro venirne sopraffatti, specie se dopo aver preso manualità a difficoltà Recluta, si passa a Veterano o Incubo. In questi casi la sinergia della squadra, sia in termini di uccisioni nemiche che di composizione del mazzo di carte, è vitale, contro cui l'I.A. di gioco non può proprio competere. Per questo Black 4 Blood dà il meglio di sé se giocato con persone fidate. Non a caso supporta il cross-play e il cross-gen. In questo modo si può giocare online con i propri amici da qualsiasi piattaforma che supporta il titolo, ossia PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X|S, Xbox One e PC. Tra l'altro, sulle console di Microsoft e su Windows il gioco è già disponibile dal lancio per gli abbonati al servizio Game Pass. Ad ogni modo, elemento imprescindibile dell'esperienza multigiocatore è l'Hub social, in cui poter sbloccare contenuti estetici, come skin dei personaggi e delle armi, ma anche le carte da avere a disposizione in ogni partita e così via.

Al di là della modalità PvE, che vede gli Sterminatori farsi strada contro le orde di Infestati tra location spettrali e suggestive, che stuzzicano la voglia di esplorazione, Black 4 Blood propone una modalità alternativa chiamata Sciame. In essa, due squadre di utenti si sfidano a resistere per ottenere il meglio di tre round. Una interpreta gli Infestati e l'altra gli umani. Anche in questo caso le carte ricoprono un ruolo cruciale.

In breve, divertimento, adrenalina, ritmi da cardiopalma e strategia cooperativa rendono Black 4 Blood un titolo piacevole, leggero, frizzante ma non per questo da prendere alla leggera in termini di sfida. Il tutto condito da fiotti di sangue, protagonisti eccentrici, arsenali di armi ricchi e potenziabili, esplosioni, mostri accaniti e chi più ne ha più ne metta. Un mix di elementi ben amalgamato, che intrattiene e galvanizza secondo la tradizione iniziata da Left 4 Dead.

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