Ecco la nostra video guida su Gero, l'app per iPhone che predice l'età della tua morte. Se siete utilizzatori di computer "vecchio stampo" ed avete utilizzato per anni MS Dos, sicuramente ricorderete un'applicazione che all'epoca fece scalpore e che permetteva a chiunque, dopo l'inserimento di alcuni dati relativi al proprio stile di vita, di conoscere un'approssimazione dell'età della propria morte. Ebbene, in un epoca dove la tecnologia permette di prevedere tantissime cose, arriva un'app per iPhone che promette di fare proprio questo: prevedere, con la dovuta approssimazione, la data della morte di chiunque utilizzi uno smartphone.
È chiaro che non tutti vorrebbero conoscere la data del momento in cui si potrebbe passare a miglior vita, ma per tutti quelli che vorrebbero metterla in agenda è disponibile da qualche giorno un'app gratis per iPhone e iPad sviluppata dal Moscow Institute of Physics and Technology, che permetterà proprio di conoscere la data della propria morte analizzando però tutti i dati raccolti da HealthKit di Apple.
Se quindi vi ho incuriositi e volete capire come funziona e (soprattutto) a che serve Gero, l'app per iPhone che predice l'età della tua morte, prendetevi cinque minuti di tempo e seguite questa video guida: non solo capirete come interpretare i dati visualizzati dall'applicazione, ma potrete anche capirne il senso.
Per capire come funziona Gero, l'app per iPhone che predice l'età della tua morte, la prima cosa da fare è scaricarla dall'App Store e – una volta installata – concederle tutti i permessi necessari per funzionare al meglio. Dopo un'analisi piuttosto lunga, nella schermata principale l'applicazione sarà in grado (almeno secondo quanto sostengono gli sviluppatori) di visualizzare l'età di decesso dell'utente con un possibile errore di circa 36 giorni. Come funziona? Grazie al monitoraggio dell'attività fisica registrata da tutti i dispositivi e i servizi compatibili con HealthKit di Apple e all'analisi dei dati tramite animato dall'ormai tanto amata (e temuta) intelligenza artificiale: l'algoritmo alla base del sistema sviluppato dal team di universitari russi, dovrebbe riuscire a stimare la longevità della persona mettendo in relazione i dati fisici, anagrafici e la relativa attività fisica.
È chiaro che il senso dell'applicazione potrebbe essere interpretato come un ulteriore incentivo per focalizzarsi sul proprio stile di vita ed evitare di passare le giornate in modo estremamente sedentario. E se vi chiedete se l'app che predice l'età di morte funziona, la risposta è "Non lo sappiamo" e probabilmente neanche vogliamo saperlo. Ciò che è certo però, è che le compagnie di assicurazioni che iniziano ad offrire sconti in base al monitoraggio dell'attività fisica sono sempre di più e l'algoritmo utilizzato da questi sistemi è ormai così avanzato da poter essere utilizzato anche per i modelli di rischio legati alla longevità.