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Come TikTok si è riappropriato delle rane: da simbolo nazista a figura inclusiva

Da simbolo dell’estrema destra a effige della comunità LGBTQ, la natura trasformista delle rane ha portato a un incredibile stravolgimento del simbolismo associato all’animale sul web. Dove l’utenza di TikTok è riuscita a sradicare l’immagine nazista di Pepe, farla propria e risputarla decorata di tematiche queer, inclusive e LGBTQ.
A cura di Marco Paretti
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Sebbene nella vita reale le rane siano ormai una specie a rischio, sul web rappresentano uno degli animali più infestanti, nel bene e nel male. Pensate ai meme come quello di Kermit la Rana che sorseggia del tè, oppure la rana sul monociclo di "Dat Boi". L'immaginario legato alle rane prolifera su Reddit, Tumblr, Twitter, Instagram, Facebook e TikTok, assumendo negli anni dimensioni tali da essere stato persino politicizzato: il meme di Pepe the Frog è diventato uno dei simboli di una certa estrema destra che negli ultimi anni è diventata tristemente nota (e virale) anche online. D'altronde è segnato nel DNA stesso delle rane, per lo meno quello imaginifico: dalle divinità egiziane alle fiabe principesche, le rane sono sempre state un simbolo di trasformazione. Non sono mai state una cosa sola e sul web questo elemento non è cambiato.

Se si pensa al dualismo rane e internet, probabilmente la prima immagine che viene alla mente è proprio quella di Pepe, il meme nato intorno al 2005 per mano dell'illustratore Matt Furie, che tutto avrebbe immaginato tranne che pochi anni più tardi, nel 2015, il suo personaggio sarebbe diventato un simbolo nazista. Lo è diventato a piccoli passi, attraversando prima la fase di digitalizzazione e poi quella di trasformazione in meme con la frase "feels good, man", per poi diventare una piaga tossica del web circa 5 anni fa, quando l'apparentemente innocua rana antropomorfa è stata disegnata con un'uniforme nazzista addosso o intenta a bombardare le Torri Gemelle.

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In poco tempo Pepe ha assunto un significato particolare, diventando un elemento utilizzato per trollare gli utenti sui social scrivendo qualcosa di estremamente offensivo, arrabbiato, minaccioso e poi nascondendosi dietro l'immagine apparentemente innocua della rana: "È solo Pepe, perché ti arrabbi tanto?" è una frase che poteva essere associata al personaggio. Da quel momento è stato solamente un salto nell'abisso: Pepe è finito nei nomi di profili Twitter di estrema destra, nelle loro descrizioni e nei loro messaggi. La svastica perfetta troppo attraente per essere criticata. Perché, appunto, "è solo una rana".

Poi, come molte delle cose inspiegabili di internet, è stato proprio il web a rimescolare le carte. Con l'arrivo di TikTok è arrivato anche un momento di riscatto per le rane. Il "Frog TikTok" ha completamente ribaltato l'immagine della rana, spogliandola delle accezioni da suprematismo bianco e, anzi, decorandola di tematiche queer, inclusive e LGBTQ. Il bagaglio culturale negativo di Pepe non esiste su TikTok, dove gli avatar, le emoji e le GIF sulle rane hanno un significato diametralmente opposto a quello che possono avere su piattaforme come Twitter. State certi che se una ragazzina di 16 anni mostra una rana nel suo profilo non è perché segretamente spera nella persecuzione dei neri nel mondo, ma perché nei suoi video parla di inclusione e tematiche queer. È un incredibile ribaltamento di significato che solo TikTok poteva portare a termine.

 

Più di 367 milioni di utenti hanno guardato un video conl'hashtag #frogtiktok, che è solo un piccolo spaccato di quello che è il pubblico generale di questo spazio sulla piattaforma. Uno spazio che, a scanso di equivoci, è assolutamente vicino alla comunità LGBTQ. Questa suddivisione in "spazi" in qualche modo delimitati ma non limitati da hashtag (#gaytiktok, #thirsttraptiktok, #cottagecoretiktok, #stonerwitchtiktok, #gothtiktok, etc) è un altro incredibile rimescolamento di elementi noti su altri social come in questo caso gli hashtag. È una visione che prova a mettere ordine al caos ordinato dell'algoritmo della piattaforma, dove gli utenti si identificano in una sorta di percorso tracciato e che da #straightiktok (cioè quello mainstream fatto di balletti e utenti etero) attraversa tutti gli hashtag "non binari" fino alla terra promessa, #frogtiktok. Di certo c'è solo una cosa: nessuno sa perché le rane hanno assunto questo simbolismo su TikTok. Anche se in fondo lo si può immaginare, dato che l'app sembra basarsi su tematiche diametralmente opposte a quelle che governano il bacino di utenti di Pepe presente sugli altri social.

Ma come detto in precedenza, le rane sono trasformiste per natura. Lo sono nel loro passaggio da girini a tetrapodi, nella loro vita a metà tra acqua e terra e nel loro respirare dai polmoni e dalla pelle. Una dualità che più che parlare alla destra suprematista parla a chi vive da sempre a cavallo di due mondi, a chi quel "coming out" rappresentato dall'arco evolutivo del girino lo vive in termini di scoperta interiore e affermazione del vero sé. In questo senso la riappropriazione delle rane da parte della comunità queer continuerà a scalzare l'immagine di Pepe nazista. Lo farà su TikTok e nella vita reale, dove il meme è già diventato simbolo della libertà di espressione durante le proteste di Hong Kong. Così le rane di TikTok diventeranno le uniche rane rilevanti. E i suprematisti bianchi dovranno cercarsi un altro simbolo. Prima che TikTok possa riappropriarsi anche di quello.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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