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Con Seth Godin Amazon avvia il Progetto Domino

Amazon vuole rilanciare l’ebook come supporto dando la possibilità alle nuove leve della scrittura di poter accedere al grande pubblico saltando le trafile di editori, librerie, stampa e tutti i passaggi che fanno lievitare esponenzialmente i costi.
A cura di Angelo Marra
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C'era una volta il negozio di dischi. Raccimolati i (non pochi) soldini necessari vi si andava con un'idea precisa su cosa acquistare, ci si faceva consigliare dal negoziante o più frequentemente si passava qualche ora lieta a sfogliare cd o vinili per gli amanti del vintage; a volte si sceglieva sulla base della fede in qualche artista particolare oppure semplicemente facendosi incantare da una copertina ben riuscita, sebbene il formato del cd non offrisse grande spazio alla personalizzazione. Poi venne internet, i negozi di musica si svuotarono all'improvviso e fu un fiorire di mp3 store,  iTunes e così via; le copertine furono sostituite da jpeg, lo scartabellare tra quintali di dischi si trasformò in mouse scrolling e fu tutto un download, click e Paypal. Prezzi più bassi, maggiore accessibilità e zero poesia.

Ora la rete onnivora punta dritta verso le librerie. Sappiamo che gli ebook, soprattutto in Italia, sono ben lungi dal poter intaccare la carta stampata e coprono una fetta di mercato talmente irrisoria da risultare quasi irrilevante, nonostante abbiano alle spalle grandi colossi del calibro di Google. Ma qualcosa potrebbe cambiare nel prossimo futuro e gli attori di questo cambiamento potrebbero essere Amazon e Seth Godin. Il primo è il più importante venditore online al mondo che si occupa anche di libri con centinaia e migliaia di titoli a disposizione, il secondo è considerato il guru del marketing, autore di vari best seller e il suo blog è il più letto al mondo nel suo settore.

Il progetto in questione si chiama “The Domino Project” ed è l'ultimo esperimento nel campo della democratizzazione del sapere. L'idea è quella di rilanciare l'ebook come supporto dando la possibilità alle nuove leve della scrittura di poter accedere al grande pubblico saltando le trafile di editori, librerie, stampa e tutti i passaggi che fanno lievitare esponenzialmente i costi, riducendo moltissimo lo spazio e la disponibilità per i nuovi autori. Il primo testo sfornato da questo progetto è Poke The Box ed è a firma dello stesso Godin; il libro sarà disponibile dal 1° marzo come ebook per Kindle, in formato audio ed “eccezionalmente” in formato cartaceo, in sole 400 copie.

Amazon quindi punta a diventare un editore a tutti gli effetti, seppur in formato digitale e il futuro sembra poter abbattere finalmente le barriere economiche e di mercato che tanti giovani talentuosi incontrano nella loro carriera nascente.

Inutile dire che The Domino Project, come ogni iniziativa democratica della rete, porta con sé dei punti oscuri. Per chi ama davvero i libri l'idea di leggere su supporto digitale appare quasi blasfema, tra chi è solito riempire le pagine di appunti e considerazioni e chi invece apre il libro non più della metà per non rovinare l'impaginazione e lo tratta come una reliquia, il mondo della lettura ha dalla sua una gestualità che è quasi un rito. La rilegatura, il tipo di carta utilizzato, l'odore dell'inchiostro quando i libri sono freschi di stampa e tanti altri particolari hanno lo stesso peso e lo stesso valore dei contenuti nella valutazione generale dell'opera e finirebbero per scomparire nella standardizzazione digitale dell'ebook.

Altra cosa da tenere in considerazione poi è il lato massificante della rete. YouTube ha insegnato che se da una parte internet ha dato la possibilità a chiunque di esprimersi, questo potere è stato spesso abusato e la grossa parte dei video presenti sul portale di video-sharing offre la visuale su uno spaccato di società tranquillamente dimenticabile. Non che l'ambito editoriale sia edulcorato da casi umani e starlette con velleità vagamente culturali, per carità, ma l'abbattimento dei costi e delle barriere rischia di centuplicare progetti editoriali di cui potremmo fare a meno e di inondare il mercato con prodotti sempre più scadenti.

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