Confide, l’app per nascondere i messaggi al proprio partner [VIDEO]

Con la diffusione e la sincronizzazione automatica di smartphone, tablet e computer, mantenere private informazioni e relazioni può diventare davvero problematico. Un messaggio sospetto, una mail spedita ad in indirizzo errato, una chiamata inappropriata, potrebbero bastare a far saltare in aria una relazione o un rapporto lavorativo.

Sulla scia del successo di Snapchat, arriva Confide: una nuova applicazione per dispositivi iOS che in molti hanno già definito "la Snapchat per i professionisti" e che, a differenza dell'applicazione basata sui messaggi fotografici, darà la possibilità ai propri utenti di inviare e ricevere dei messaggi testuali che si autodistruggeranno automaticamente dopo la lettura, senza la possibilità di eseguire screenshot o di salvarli.

Sviluppata da un team newyorkese capitanato da Jon Brod (un ex dirigente di AoL) ed Howard Lerma, in realtà l'applicazione è rivolta ad un pubblico di professionisti che lavorano giornalmente con informazioni riservate, e che ne devono quindi necessariamente preservare la segretezza.

"Immaginate ai casi in cui doveste ricevere una mail o una nota con la dicitura Confidenziale o Non distribuire" – racconta al Businessweek Brod – "l’applicazione è ottimizzata per professionisti  e uomini d’affari".

In Confide le parole contenute nei messaggi ricevuti saranno nascoste da blocchi solidi che ne renderanno l'interpretazione impossibile: il testo sarà mostrato una riga alla volta, esclusivamente tramite un'interazione del ricevente, che dovrà far scorrere il dito lentamente lungo tutto il messaggio. Un'interfaccia ben studiata che, a differenza di SnapChat, rende praticamente impossibile l'acquisizione dello schermo, e permette di mettere in contatto i propri utenti tramite l'indirizzo email e non il numero di telefono.

Resta da valutare la sicurezza del protocollo utilizzato dall'applicazione, presto in balia degli hacker di tutto in mondo, che hanno impiegato pochissimo tempo ad evidenziare tutte le falle presenti in SnapChat.

Dario Caliendo