In uno dei periodi storici più importanti per la Scozia, ormai pronta al referendum che chiama al voto i cittadini con lo scopo di sancire se il Paese diventerà o meno uno Stato del tutto indipendente dal Regno Unito, la polizia ha avviato un'indagine per scoprire le reali motivazioni che hanno spinto uno degli elettori a compiere un gesto mai fatto fino ad ora: mettere in vendita il proprio voto su eEbay.
A dare la notizia è la BBC che, nonostante la piattaforma per le compravendite elettroniche abbia repentinamente eliminato la vendita, è riuscita a catturarne un'istantanea e a carpirne alcuni dettagli molto importanti, anche per gli organi di polizia.
Secondo quanto si può evincere dall'immagine pubblicata dal giornale britannico, l'utente che ha messo in vendita il proprio voto è un giovane ventottenne residente in Scozia, "proprietario di una casa, padre di due figli e marito di una bellissima moglie" che ha messo in vendita il proprio "pezzo di storia britannica" esclusivamente perché "non è assolutamente interessato a farne parte". Insomma, il messaggio è chiaro e vuole comunicare che – sempre secondo il giovane scozzese – in realtà il referendum non porterà alcun cambiamento nella vita degli scozzesi.
Non sanno dello stesso parere i membri dello Scottish National Party (che fanno capo a David Salmond dal 2004), che non essendo riusciti a ottenere il supporto dagli altri partiti, da tempo sono impegnati nel proseguire i negoziati dopo aver vinto le elezioni del 2011 ottenendo la maggioranza assoluta in Parlamento, per poi annuniciare il 10 gennaio 2012 la volontà del Governo scozzese di indire la consultazione nell'autunno del 2014.
Scoperta l'asta su eBay è arrivata sovente la risposta della Commissione Elettorale scozzese, che ha fortemente criticato il gesto del giovane e ha subito concordato con la piattaforma per il commercio elettronico che, qualora si dovessero verificare nuovamente, questa tipologia di inserzioni dovranno essere immediatamente rimosse e comunicate agli organi di polizia, sottolineando inoltre la gravità della vendita e l'acquisto dei voti elettorali: un gesto dall'enorme gravità, punibile con un anno di carcere e importanti sanzioni economiche.