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Da martedì caricare immagini su Google Foto toglierà spazio alle tue email

Le nuove regole di Google Foto ora prevedono che ogni immagine caricata in cloud vada ad erodere il limite di spazio di 15 gigabyte offerto gratuitamente ai clienti. Lo spazio online è condiviso con Gmail, e superare quella soglia impedirà di ricevere nuovi messaggi di posta, a meno di non noleggiare spazio aggiuntivo da Google.
A cura di Lorenzo Longhitano
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A partire da settimana prossima Google apporterà delle modifiche al suo servizio di archiviazione fotografica in cloud. A partire da martedì 1 giugno Google Foto, che fino ad ora permetteva di stoccare gratuitamente un numero di immagini illimitato sui server della società, inizierà a far contare ogni singolo file fino ad arrivare a un limite massimo che si potrà superare solamente a pagamento; lo spazio occupato dalle foto andrà inoltre a detrimento di quello riservato ai file e ai documenti stoccati in Google Drive e dei messaggi di posta elettronica conservati in Gmail.

Come funzionava Google Foto fino a oggi

Google ha comunicato questa novità già mesi fa proprio perché avrà un impatto significativo su tutti coloro che finora hanno utilizzato la piattaforma Google Foto per avere una copia di sicurezza di tutte le fotografie scattate con il proprio smartphone. Fino a ora infatti la casa di Mountain View offriva un servizio interessante: comprimeva leggermente le immagini nel rullino del telefono per renderle meno ingombranti pur mantenendone accettabile la qualità, e stoccava il risultato sui suoi server. Tutto questo avveniva in maniera gratuita e in modo illimitato, e ha permesso a milioni di persone di ricrearsi immensi album digitali senza doversi preoccupare di sottoscrivere abbonamenti a servizi aggiuntivi o preoccuparsi di spazio in esaurimento.

Le nuove regole dal 1 giugno

Da settimana prossima non sarà più così. Le foto già archiviate su Google Foto non saranno conteggiate nel cambio delle regole della piattaforma, ma tutte quelle caricate a partire dal 1 giugno andranno ad erodere il limite di spazio di 15 gigabyte che viene dato in gestione a ogni utente Google. Lo spazio cloud in questione è inoltre in condivisione con tutti i servizi Google: da Gmail ai Documenti, decidere di caricare un album di fotografie in più vuol dire sacrificare memoria anche al proprio archivio o alla propria casella di posta elettronica – che una volta piena non può più ricevere nuovi messaggi.

Lo spazio aggiuntivo a pagamento

Per evitare di arrivare ad esiti simili – che possono compromettere la vita personale e lavorativa degli utenti – le strade sono due: la prima è iniziare a limitare il proprio utilizzo di Google Foto, decidendo con cautela quali foto vale la pena salvare in cloud e quali mantenere solo sulla memoria del telefono – con backup sul PC di casa o presso altri servizi; la seconda è utilizzare Google One, il servizio in abbonamento di Google che tra le altre cose offre spazio in cloud aggiuntivo di diversi tagli (100 gigabyte a 1,99 euro al mese, 200 gigabyte a 2,99 euro al mese o 2 terabyte per 10,99 euro al mese).

Google ovviamente avvisa tutti coloro che stanno per esaurire lo spazio in cloud loro riservato, motivo per cui non c'è rischio di smettere di ricevere email senza preavviso. Anche le notifiche in questione seguono però una strategia molto chiara da parte della casa di Mountain View: dopo aver abituato gli utenti a un servizio oggettivamente molto comodo, puntare sulla forza dell'abitudine per far loro pagare ciò che prima gli era offerto gratuitamente.

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