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Da oggi è attivo Simoitel: chi non paga la bolletta non potrà più attivare una nuova linea

Attivo da oggi, il sistema di interscambio di informazioni tra gli operatori telefonici permetterà loro di rifiutare l’attivazione di una nuova linea ai clienti che hanno una storia di debiti e conti in sospeso con qualunque soggetto del settore. Lo scopo è estromettere gli insolventi intenzionali.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Telefonia banca dati morosi

È attiva da oggi la lista nera dei cattivi pagatori in ambito telefonico. Si chiama Simoitel (acronimo per Sistema Informativo sulle Morosità Intenzionali nel settore della Telefonia) ed è lo strumento di coordinazione che le aziende telefoniche utilizzeranno da oggi per conoscere in anticipo la storia creditizia dei loro potenziali nuovi clienti: a partire dai prossimi giorni, tutti coloro che risulteranno all'interno della banca dati del sistema potranno dunque vedersi rifiutata l'attivazione di una nuova linea, fissa o mobile.

Pensato inizialmente nel 2015 e perfezionato negli anni seguenti, il sistema Simoitel entra oggi nella fase operativa con l'invio, da parte degli operatori, di una serie di raccomandate destinate agli utenti morosi. Il contenuto è perentorio e pone i soggetti di fronte a un ultimatum: porre rimedio alla propria posizione debitoria entro trenta giorni o vedersi iscritti in una banca dati simile a quella già da tempo utilizzata dagli istituti di credito per identificare in anticipo i cattivi pagatori e rifiutare loro prestiti o servizi.

Nel caso di Simoitel il database sarà consultabile dagli operatori telefonici ma, a differenza dei sistemi di informazioni creditizie diffusi in ambito bancario, dovrebbe contenere solamente le informazioni necessarie a estromettere dal circuito gli insolventi intenzionali, ovvero gli individui che approfittano del continuo passaggio da un operatore all'altro lasciando continuamente conti in sospeso con l'azienda lasciata alle spalle. Per questo motivo non basterà avere un paio di bollette in arretrato per entrare nella lista: tra le condizioni necessarie ci sono almeno 150 euro di importi in sospeso da almeno tre mesi dal recesso dal contratto e la presenza di fatture non pagate già dai primi sei mesi dall'attivazione della nuova linea.

Per uscire dalla lista nera è sufficiente inviare agli operatori interessati la comunicazione di aver regolarizzato la propria posizione fornendo prova degli avvenuti pagamenti. Il sistema provvederà entro sette giorni a cancellare il nominativo del cliente dalla banca dati.

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