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Da oggi la Russia può scollegarsi completamente da Internet

A maggio il parlamento aveva varato un provvedimento che chiedeva agli operatori di telecomunicazioni di lavorare in questo senso, e oggi il risultato sembra raggiunto. Stando alle autorità locali, isolare l’intera Russia da Internet non avrà conseguenze per le attività online degli utenti nei confini nazionali.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Nel resto del mondo nessuno se n'è accorto, ma stando alle autorità locali nei giorni scorsi l'intera Russia è stata brevemente scollegata con successo dalla rete Internet. L'avvenimento è stato il risultato di una serie di test condotti dal governo, che da tempo sta sviluppando una propria infrastruttura interna dedita proprio a questo scopo: poter funzionare autonomamente anche nell'eventualità di rimanere disconnessa dal resto del mondo.

Il governo stava lavorando da tempo sul progetto, tanto che la rete interna sognata dal Cremlino era già stata battezzata RuNet dagli osservatori già mesi fa. Solo a maggio però il parlamento aveva finalmente approvato la legge che spingeva definitivamente tutti i provider nazionali di telecomunicazioni ad adeguare le proprie infrastrutture in questo senso. Lo scopo dichiarato è quello di permettere agli utenti russi di navigare online a prescindere da quel che potrebbe succedere al di fuori dei confini nazionali; più in generale, perfezionando la sua Rete interna la Russia intende salvaguardarsi da eventuali minacce cibernetiche provenienti dall'estero, compresa la possibilità di venire deliberatamente tagliata fuori dall'accesso a Internet a causa di attacchi informatici o decisioni politiche.

Il risultato dei test condotti nei giorni scorsi afferma che — se questo dovesse avvenire — i servizi online in Russia continuerebbero a funzionare come devono; i cittadini non potrebbero più accedere ai siti web e ai servizi localizzati all'estero, ma per tutte le attività fisicamente localizzate nel territorio nazionale non cambierebbe nulla. In realtà non c'è particolare trasparenza intorno all'annuncio fatto in queste ore dalle autorità russe: la tipologia e gli esiti specifici dei test condotti non sono infatti stati resi noti, rendendo impossibile ogni valutazione sulle affermazioni del governo.

Le preoccupazioni degli osservatori però al momento sono di altro genere: costringendo tutto il traffico Internet originato in Russia a passare solamente su server situati nel territorio nazionale, le autorità otterrebbero più margine di manovra nel controllo e nell'eventuale censura di attività sgradite, nonché la possibilità di essere le prime a schermare i propri cittadini dal mondo esterno.

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