Da oggi i cambiamenti annunciati da YouTube e relativi al suo pubblico più giovane sono attivi per tutti i creatori di contenuti. La piattaforma ha infatti rilasciato ufficialmente le importanti modifiche alle sue policy che comporteranno enormi ripercussioni per tutti i creator concentrati sui video per bambini che, a partire da oggi, dovranno sottostare a regole molto stringenti riguardo ai contenuti, alla loro monetizzazione e alla possibilità di interazione con essi da parte dei minorenni.
Cosa cambia su YouTube
Da oggi su YouTube i contenuti indirizzati a un pubblico giovane non potranno più mostrare pubblicità mirate e i bambini non potranno più commentare né utilizzare alcune funzionalità legate alla community, compresa la possibilità di ricevere notifiche per la pubblicazione di nuovi video. Queste modifiche si tradurranno in un impatto significativo sul business di molti youtuber, come sottolineato anche dalla piattaforma nelle ultime ore. L'obiettivo di YouTube è anche quello di portare tutta l'utenza più giovane su YouTube Kids, un'app dedicata ai minorenni e caratterizzata da una versione con meno funzionalità – e pubblicità – rispetto al portale principale.
YouTube e i bambini
Lo scorso settembre YouTube ha iniziato ad avvisare i creatori della necessità di indicare se un contenuto è specificatamente pensato per un pubblico di giovanissimi. Una scelta dettata dalla multa di 170 milioni di dollari comminata dalla FTC per le violazioni del Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA): secondo l'autorità, YouTube avrebbe fallito nel proteggere i bambini da contenuti violenti e dall'esposizione aggressiva alla pubblicità mirata, che avrebbe colpito anche i minori di 13 anni.
Ora, invece, tutti i video indicati come indirizzati ad un pubblico di bambini saranno considerati come pensati per spettatori con meno di 13 anni, indipendentemente dall'età effettiva degli utenti. All'interno di questi video non saranno mostrati annunci pubblicitari targhettizzati e diverse funzionalità non saranno disponibili. Tra queste, la possibilità di commentare, le storie, la chat dal vivo, la campana per le notifiche e altri elementi che saranno preclusi ai bambini. Una decisione che provocherà enormi ripercussioni per i canali che creano contenuti per bambini e che ora si vedranno tagliare i ricavi derivanti dalla pubblicità. "Aiuteremo i creator ad attraversare questa fase e supporteremo l'ecosistema di contenuti per famiglie" ha spiegato YouTube.
Ma quali sono i contenuti per bambini?
Su quali contenuti siano da considerare per bambini e quali no, però, il dibattito è ancora aperto. Secondo la FTC, nella categoria rientrano i video che hanno tematiche centrali relative ai bambini, ai giocattoli, ai giochi e ad elementi simili. C'è solo un problema: questa descrizione è molto ampia e si apre ad interpretazioni. Per esempio, Minecraft come deve essere considerato? La soluzione suggerita da YouTube è quella di rivolgersi ai propri legali in caso di dubbi. Ma su YouTube ci sono molti altri casi limite, come quello dei canali relativi sì ai giocattoli, ma indirizzati ai collezionisti adulti. In quel caso per la legge loro trattano di giochi e quindi dovrebbero spuntare la voce relativa ai video per bambini, annullando la monetizzazione anche se in realtà i video saranno visti da adulti.