Dada rifiuta l’offerta di Banzai: Splinder chiuderà al 100%
Vi avevamo già annunciato in un precedente articolo la brutta notizia: Splinder chiude. Nonostante abbia dominato il settore del blogging per anni, schiacciato ormai dai nuovi sistemi come WordPress e Joomla, la piattaforma aveva già da tempo fatto capire di voler abbandonare la battaglia. Da oltre un anno infatti lo staff tecnico sembrava essersi dissolto nel nulla, con grande disappunto da parte degli utenti. Tutto ciò ha comportato inevitabilmente una vera e propria emorragia di iscritti, a cui Dada non ha voluto però porre rimedio.
Intervistato da IlPost, Claudio Corbetta, amministratore delegato del Gruppo Dada, ha spiegato le ragioni di questo abbandono.
Fondamentalmente Dada ha deciso di orientare il suo business plan verso Domini&Hosting e Performance Advertising, abbandonando così il settore del blogging. La piattaforma ormai da tempo non vanta più i numeri gloriosi di una volta (forse a causa della pessima gestione dell'ultimo anno, n.d.r.), mentre il suo mantenimento è diventato troppo oneroso, sia a causa degli scarsi introiti, sia per i numerosi interventi delle Forze dell'Ordine a causa di contenuti pubblicati non appropriati ed offensivi (sui quali Dada ovviamente non ha alcuna responsabilità).
Insomma, nessuna ragione strana o particolare; spese alte, profitti in calo e Splinder costretto a chiudere i battenti. La holding italiana Banzai S.p.A., già proprietaria di siti molto popolari come GialloZafferano, Games.it e tanti altri, si era fatta avanti per cercare di mantenere in vita la piattaforma.
Secondo Corbetta però “non abbiamo riscontrato l’interesse sperato né ottenuto offerte concrete. Visto lo stato attuale della piattaforma e i numeri di Splinder a oggi, dopo un’attenta riflessione, abbiamo valutato che le complicazioni tecniche e legali di una migrazione siano superiori a una chiusura controllata e gestita”.
Anche l'ultima speranza degli utenti è quindi fallita, utenti che si sono dimostrati non poco preoccupati perle sorti dei loro blog e dei contenuti pubblicati. Il D-Day si avvicina e dal 31 gennaio una mole enorme di dati potrebbe scomparire del tutto.
Per rassicurare gli iscritti, già furibondi per lo scarso preavviso ricevuto, sempre Corbetta ha annunciato che “i contenuti saranno messi a disposizione dell’utente stesso in un file XML in modo che possa essere importato su una delle molteplici piattaforme gratuite o a pagamento presenti in Rete”. Inoltre “dal 31 gennaio 2012 permetteremo a chi lo vuole di re-indirizzare il sottodominio del proprio blog ad un nuovo dominio scelto dall’utente”.