Dati personali, ok del Governo: operatori responsabili della privacy degli utenti
I fornitori di servizi di telecomunicazioni ed internet sono responsabili nel caso la privacy degli utenti venga in qualche modo violata. Questa una delle novità introdotte tra i diversi decreti legislativi a cui il Governo Monti ha dato il via libera questa mattina, durante il Consiglio dei Ministri. Nello specifico ad avere il primo ok è sono stati il decreto legislativo di attuazione della direttiva europea in tema di servizio universale e diritti degli utenti in materia di reti e servizi di comunicazione elettronica; della direttiva europea sul trattamento dei dati personali e tutela della privacy nel settore delle comunicazioni elettroniche; del regolamento comunitario sulla cooperazione tra le Autorità nazionali responsabili dell’esecuzione della normativa a tutela dei consumatori.
Il Governo intende così mandare un messaggio forte in direzione della tutela dei dati sensibili degli internauti, affermando in un comunicato:
“La legge comunitaria 2010 ha delegato il Governo ad adottare i decreti legislativi in tema di comunicazioni elettroniche e protezione dei dati personali. Il decreto legislativo proposto dai Ministri degli Affari europei e dello Sviluppo economico, recepisce, di concerto con i Ministri degli Affari esteri, dell’Economia e finanze e della Giustizia la normativa comunitaria in materia, mirando a rafforzare la tutela dei consumatori contro le violazioni dei dati personali e lo spam. “
“Nomi, indirizzi e-mail e informazioni bancarie dei clienti dei fornitori di servizi di telecomunicazione e di accesso ad Internet e, in particolare, i dati su ogni telefonata e sessione in rete devono essere tenuti al sicuro da un uso indesiderato, accidentale o fraudolento. La responsabilità, in tutti questi casi, è degli operatori.”
Gli operatori saranno inoltre tenuti ad informare gli utenti e le autorità in caso di violazione dei dati, una novità per la prima volta introdotta nel nostro Paese. Il Cdm ha inoltre approvato un decreto legislativo di attuazione della direttiva europea sull’avvio, esercizio e vigilanza prudenziale dell’attività degli istituti di moneta elettronica.
Il decreto legislativo introduce alcune modifiche al Testo Unico bancario e tra queste, in particolare:
1. una più ampia definizione di “prestazione di servizi di pagamento”. La nuova definizione è volta a favorire l’innovazione tecnologica, poiché consente di includere non soltanto tutti i prodotti di moneta elettronica attualmente disponibili sul mercato, ma anche quelli che verranno sviluppati in futuro.
2. individua i soggetti ai quali è riservata l’emissione di moneta elettronica. Si tratta della Banca centrale europea, delle banche centrali comunitarie, di Poste italiane, dello Stato italiano e degli altri Stati comunitari, delle pubbliche amministrazioni statali, regionali e locali.
3. Introduce nuove forme di tutela del consumatore (es. forme di rimborso della moneta versata o forme di tutela delle somme del cliente su cui non sono ammesse azioni dei creditori dell’istituto di moneta elettronica).