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Design Startup Lab, il laboratorio per i giovani startupper

Nasce una nuova realtà dedicata alle startup italiane che intendono approfondire il loro know how in materia di customer development e per creare un proprio modello business.
A cura di Angelo Marra
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Chi come noi segue ogni giorno il difficile mondo delle startup e del venture capital non può che essere lieto della linfa vitale che sembra animare il mercato italiano negli ultimi mesi. Da una parte l'attività del Governo sta smuovendo le istituzioni dal loro atavico immobilismo (con il fiato sul collo dell'Europa) per ciò che riguarda reti ed infrastrutture, dall'altra parte è un continuo fiorire di manifestazioni importanti come Mind The Bridge e Working Capital, che oltre ad offrire occasioni di visibilità e finanziamento per le giovani startup disegnano un quadro di febbrile attività che si svolge nel background della nostra nazione.

Da oggi chi ha un progetto imprenditoriale in cui crede e che vuole portare avanti avrà a disposizione uno strumento in più, ovvero Design Startup Lab, il nuovo laboratorio curato da Italian Founders, progetto che ha alle sue spalle tutta l'esperienza di Elastic e il suo founder Nicola Mattina.

Che la sola “idea” possa non essere sufficiente è una verità ormai conclamata, ma quello che è emerso dagli incontri con il mondo degli investitori è una frequente incapacità dei giovani startupper di coniugare la giusta intuizione con un valido modello business, in grado quindi di attrarre finanziatori esterni.

Naturalmente questa incapacità non deve in alcun modo tarpare le ali dell'inventiva made in Italy, occorre invece affiancare la giusta idea ad un progetto in grado di monetizzarla, formando una nuova classe imprenditoriale che sia in grado di affrontare le sfide del nuovo mercato.

Questi gli obiettivi di Design Startup Lab, un corso di dieci settimane in lingua inglese suddiviso in una parte teorica ed una pratica. Nella prima verranno analizzati e studiati testi dei più importanti esperti del settore business della Silicon Valley, come Steve Blank e Alexander Osterwalder. Nella seconda fase i giovani startup verranno coinvolti in tavoli di lavoro, videoconferenze e presentazioni, il tutto con la collaborazione di esponenti del mondo imprenditoriale, pronti a dare consigli ed indicazioni.

Insomma ci sono le giuste basi per un creare le basi di una startup che non sia solo una valida idea (il che rimane ovviamente necessario) ma che sia anche in grado di affrontare il difficile e spietato mondo del mercato.

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