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Dogecoin fino alla Luna: Elon Musk manderà in orbita un satellite pagato con la criptovaluta

SpaceX, il gruppo aerospaziale di proprietà del miliardario Elon Musk, ha annunciato in queste ore l’intenzione di inviare nell’orbita lunare un satellite pagato completamente in Dogecoin e battezzato con il suo nome. L’operazione è simbolica ma non solo, perché dà un minimo di legittimità a una criptovaluta finora utilizzata solo come strumento di speculazione.
A cura di Lorenzo Longhitano
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La criptovaluta Dogecoin sta continuando a far parlare di sé nel mondo degli appassionati, ma ultimamente c'è chi sta cercando di spingerne il valore e le potenzialità come legittimo metodo di pagamento anziché come strumento di speculazione. È in questa direzione che va l'ultimo annuncio di SpaceX, gruppo aerospaziale di proprietà del miliardario Elon Musk; l'azienda ha infatti annunciato in queste ore l'intenzione di inviare nell'orbita lunare un satellite pagato completamente con la criptovaluta e battezzato con il suo nome.

Tra potenzialità e dubbi

Di Dogecoin si sta parlando molto perché rappresenta una sorta di anomalia anche nel mondo delle criptovalute: nata quasi per scherzo (il nome e la simbologia che la circondano sono tratti da un meme), la valuta virtuale ha acquistato un valore formidabile in pochissimo tempo, spinta principalmente dall'entusiasmo e dalle aspettative di sostenitori presenti su forum online e social network. Da una parte l'effetto hype ha portato Dogecoin a crescere del 18.000 percento in un solo anno; d'altro canto l'entusiasmo e le azioni di compravendita coordinate attraverso i social sono un propulsore dal comportamento instabile e poco prevedibile, che dovrebbe scoraggiare chiunque dall'investirvi pesanti somme senza criterio.

Perché un satellite sulla Luna

Da questo punto di vista qualcosa ha iniziato a muoversi quando tra il gruppo di utenti entusiasti per l'andamento di Dogecoin si è inserito proprio Elon Musk, già sostenitore della criptovaluta Bitcoin. L'imprenditore statunitense ha manifestato più volte il suo interesse per Dogecoin, fino a farsi portavoce delle sue qualità adottando il linguaggio utilizzato dagli altri sostenitori per promuoverne l'adozione. Non per niente il motto più celebre della comunità che gravita attorno a Dogecoin è "to the Moon", o "fino alla Luna" – riferito alla volontà di far crescere il valore della criptovaluta fino a farle sfondare almeno quota 1 dollaro: in quest'ottica stupisce dunque solo in parte che Musk abbia imbarcato la sua azienda aerospaziale in una operazione che porterà letteralmente la criptovaluta sulla Luna.

Oltre i simboli

Il satellite che finirà nell'orbita lunare si chiamerà DOGE-1 ed è stato voluto da Geometric Energy Corporation: si tratta di un piccolo satellite cubico che effettuerà rilevazioni fotografiche e cartografiche della superficie lunare e che sarà pagato a SpaceX interamente in criptovaluta. A metà tra operazione commerciale e trovata pubblicitaria, il contratto sancisce il debutto di SpaceX come azienda in grado di accettare Dogecoin per gli scambi commerciali; la mossa non è solo simbolica – dal momento che fino ad ora la criptovaluta considerata sufficientemente stabile da poter rappresentare un metodo di pagamento ragionevolmente sicuro è stata prevalentemente il Bitcoin. In questo modo Elon Musk sta manifestando l'intenzione di scommettere concretamente su un'altra crypto finora sostenuta solamente a parole.

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