La stampa 3D ha aperto un vero e proprio mondo di possibilità: utilizzando questa nuova tecnologia abbiamo visto stampare abitazioni, robot, occhiali, armi e addirittura cibo, ma mai ci saremmo aspettati di vedere stampata la frutta. E pure ci siamo arrivati, grazie ad un progetto presentato lo scorso 24 maggio in occasione del TechFoodHack, un evento sperimentale organizzato da Microsoft Research e Dovetailed, l'azienda che ha realizzato la prima 3D Fruit Printer, la macchina in grado di "stampare frutta tridimensionale".
Non che si tratti di frutta reale, sia chiaro. Utilizzando una tecnica di gastronomia molecolare, la stampante converte i liquidi in una sorta di globuli gelatinosi, a cui si può dare un gusto univoco e che possono essere assemblati in base alle necessità del tecno-chef.
“La nostra stampante 3D di frutta aprirà nuove possibilità non solo agli chef professionisti, ma anche a chi cucina in casa, permettendoci di migliorare ed espandere le nostre esperienze col cibo” – ha affermato Vaiva Kalnikaite, il fondatore di Dovetailed – “Abbiamo reinventato il concetto di frutta fresca”.
Ma di frutta fresca, di certo, nemmeno l'ombra. Ciò che produce la 3D Fruit Printer non sono altro che composti gelatinosi ai quali si può dare qualsiasi gusto e forma, ma siamo ben distanti dalla stampa 3D di una vera e propria mela o di un qualsiasi altro frutto.
Quello della cucina 3D è un mondo in rapida espansione, sul quale stanno puntando alcune tra le startup più innovative del settore. Lo scorso dicembre è stata presentata Foodini, una vera e propria stampante 3D per alimenti, in grado di riprodurre qualsiasi cosa: dalle barrette di cioccolato personalizzate, alla pasta o addirittura ai ravioli. Il tutto è stato reso possibile grazie ad alcune capsule di ricarica, contenenti gli ingredienti freschi e ad un’interfaccia user-friendly tramite la quale i “cuochi” potranno selezionare una quantità enorme di alimenti, che verranno realizzati immediatamente ed ai quali sarà possibile aggiungere anche un tocco personalizzato, tramite delle modifiche che verranno applicate direttamente al modello.
Insomma, siamo solo agli inizi di un'era sempre più digitalizzata. I dispositivi tecnologici stanno cambiando sempre di più il mondo e lo stile di vita delle persone, semplificandolo (in alcuni casi) e rendendolo sempre più interattivo, ma una cosa è certa: non ci sarà mai alcuna macchina in grado di ricreare artificialmente un frutto fresco o di preparare e cuocere una buonissima pizza napoletana.