
Andy Grove, leggenda del settore tecnologico e storico CEO di Intel, è morto nella serata di lunedì 21 marzo. Aveva 79 anni e soffriva di Parkinson, ma la causa della morte non è stata divulgata. Grove è stato il primo dipendente assunto di Intel, che ha aiutato a fondare per poi diventarne presidente nel 1979 e CEO nel 1987. Ha lasciato la guida dell'azienda quando gli è stato diagnosticato un cancro alla prostata, ma ha continuato a lavorare in Intel come membro del consiglio di amministrazione fino al 2004. Sotto la sua supervisione la realtà americana ha trasformato il suo business dalla sola produzione di chip di memoria alla più grande realtà internazionale impegnata nella realizzazione di semiconduttori, aumentando le entrate da 1,9 miliardi di dollari a 26 miliardi di dollari.
Un'evoluzione che ha reso Grove uno dei padri della Silicon Valley, da sempre considerato uno dei pensatori più all'avanguardia del settore. In grado, peraltro, di realizzare una trasformazione così profonda senza alterare i principi aziendali e senza subire perdite ma, anzi, aumentando considerevolmente le dimensioni della sua realtà. Negli anni si era guadagnato la stima di altri grandi del settore, come Steve Jobs, che nel 1997 lo chiamò per chiedergli se fosse una mossa giusta tornare in Apple. La risposta fu diretta: "Non me ne frega un c***o di Apple" gli disse Grove secondo la biografia di Jobs.
Processori leggendari come i 386 e i Pentium sono nati sotto la guida di Grove e continuano tuttora la loro evoluzione sul mercato, un processo che proprio Intel ha spinto con la Legge di Moore, nata da un altro co-fondatore di Intel. "Andy approcciava la strategia aziendale e la leadership in modi che continuano ad influenzare i pensatori e le realtà più importanti del mondo" ha commentato Andy Bryant, membro del Cda di Intel. "Ha unito l'approccio analitico di uno scienziato con l'abilità di coinvolgere gli altri in conversazioni oneste e profonde". Grove, il cui vero nome è Andrés Graf, è nato a Budapest nel 1936. Nel corso della sua vita è sfuggito ai nazisti e ai sovietici, per poi approdare in America, dove ha terminato gli studi universitari e si è spostato con Eva, da cui ha avuto due figli.
