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È Pinterest il paradiso degli spammer, guadagni fino a 1900 dollari al giorno

Tale è la cifra incassata da un 24enne grazie alla sua attività di spamming, che con l’aiuto di uno script e l’utilizzo di bot è riuscita a fargli guadagnare una fortuna a colpi di pin.
A cura di Angelo Marra
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Era solo una questione di tempo prima che anche il neonato Pinterest, giovane sì ma in pieno successo, divenisse terreno fertile per spam e phishing. Forse neanche lo staff tecnico si aspettava una risposta così entusiasta da parte degli utenti, immaginando di doversi mettere al lavoro su sistemi antipishing e antifrode qualora la piattaforma si fosse aperta al grande pubblico. Del resto anche giganti come Facebook hanno dovuto subire l'invasione degli spammer prima di prendere provvedimenti, figuriamoci un social network con pochi mesi di vita. D'altro canto però, Pinterest ha una peculiarità che neanche i suoi colleghi più blasonati riescono a raggiungere: genera referral traffic. E ne genera più di Twitter e Google, due colossi presenti sul mercato da molto più tempo.

Questo traffico generato però ha un valore. Lo sa bene Steve (il nome è di fantasia), un 24 americano che di lavoro fa lo spammer e che ha avuto la pazienza di studiare il sistema di Pinterest per poterci guadagnare. Non si tratta certo di pochi dollari, visto che in poco più di un mese il giovane è arrivato a guadagnare una media di 1000 dollari al giorno, con picchi fino a 1900. Sì, avete capito bene, 1000 dollari al giorno. Un bel gruzzoletto, non c'è che dire, anche se in piena violazione dei termini della piattaforma (che naturalmente non ha gradito questo tipo di pubblicità). Lo spammer si difende, ed intervistato dal sito Daily Dot ammette candidamente:

Non mi sento in colpa anche se gli utenti condividono i miei bot. Io mi limito a mostrare loro dei prodotti di cui forse non hanno mai sentito parlare altrove. Spesso vedo che gli utenti che repinnano i miei link condividono con me anche informazioni personali o recensioni dei prodotti pubblicizzati, quindi posso davvero affermare di star facendo anche un servizio utile. Alla fine traggo dei profitti da tutto ciò, ma chi è che non lo fa? Non cerco di giustificare quello che faccio, ma è la verità: faccio spam ma non c’è nulla di personale, è solo business.

[…] Si tratta di spam, non si può definire in un altro modo. Sono passato anche da Twitter e Facebook, ma Pinterest è senza dubbio il network sociale in cui è più facile fare spam, forse il luogo in cui è più facile in assoluto. Non richiede un grosso lavoro e non è necessario avere soldi da investire, bisogna solo conoscere come lavora il sistema e sfruttarlo a proprio vantaggio.

La risposta di Pinterest non si è fatta attendere e la piattaforma ha subito bloccato gli script e i bot utilizzati dallo spammer per pinnare automaticamente i contenuti da una serie di profili fasulli creati ad hoc e collegati al suo account su Amazon. Un sistema ingegnoso quanto semplice a cui il social network sta cercando di mettere al riparo. Il problema infatti non è soltanto quello che riguarda Steve e gli spammer in generale (fastidiosi sicuramente, ma di certo non dannosi per gli utenti); la stessa tecnica è stata recentemente utilizzata per alcune operazioni di phishing (di gran lunga più pericolose e dannose) con alcune gift card fasulle con il marchio Starbucks circolate in rete.

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