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Ecco Fairphone 3, lo smartphone amico dell’ambiente che puoi riparare a casa

I materiali che compongono il telefono provengono da fonti certificate, mentre il design modulare permette agli utenti di riparare da soli le parti danneggiate o usurate, senza costi di manodopera. Non vanta un design avveniristico, né specifiche tecniche esaltanti, ma è progettato per durare il più a lungo possibile.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Mentre online impazza la girandola delle indiscrezioni sui prossimi iPhone di Apple, in Rete si può già ordinare la nuova versione di un suo vecchio e tuttavia ancora poco conosciuto rivale: lo smartphone etico Fairphone 3, che anziché puntare su caratteristiche tecniche all'avanguardia conta su un approccio modulare, sulla semplicità nel ripararlo e nel trovarne le componenti di ricambio e sulla provenienza certificata dei materiali che lo compongono.

Come suggerisce il nome, il gadget è arrivato ormai alla sua terza versione. La prima ha debuttato nel 2011 guadagnandosi da subito un seguito di utenti modesto ma appassionato, proprio grazie ai principi che guidano la fondazione olandese nella sua realizzazione. I Fairphone sono composti da materiali riciclati e provenienti da aziende rispettose dell'ambiente nel quale lavorano e dei suoi abitanti; inoltre i telefoni sono progettati per durare il più a lungo possibile ed essere più facili da riciclare ma soprattutto da riparare.

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Riparazioni fai da te

Esattamente come i predecessori, Fairphone 3 si può smontare facilmente in autonomia con attrezzi comuni e riparare senza costi di manodopera ordinando le componenti sul sito: fotocamera, altoparlante, schermo, batteria e molto altro sono disponibili per l'acquisto e permettono di far tornare il telefono come nuovo anche dopo le cadute più rovinose, senza spendere un occhio.

Caratteristiche modeste

Il telefono del resto non vanta un design avveniristico (sul lato frontale non trovano spazio notch né fori per le fotocamere), il lettore di impronte digitali risiede tranquillamente sulla scocca posteriore e la fotocamera principale è una sola. Il processore poi è un affidabile ma poco pirotecnico Snapdragon 632 supportato da 4 GB di RAM, mentre la batteria è da 3000 mAh con supporto alla ricarica rapida. Eppure il gadget ospita al suo interno tutto quel che serve perché si adatti all'uso della maggior parte delle persone: dal WiFi al Bluetooth 5 fino ad arrivare a un doppio slot sim, a una memoria espandibile tramite schede microSD e a un jack per le cuffie.

Il tutto viene venduto a un prezzo a dire il vero maggiore rispetto a quello di molti smartphone con le stesse caratteristiche, ma che è pur sempre la metà di quello chiesto per un iPhone: 450 euro, per uno smartphone che funziona e che rispetta quanto più possibile il pianeta e chi lo abita. E se nel 2011 sembrava che la direzione intrapresa dal gruppo olandese rappresentasse un caso unico nell'intero settore hi tech, oggi anche altre aziende come la Apple di Tim Cook stanno mostrandosi sempre più sensibili agli stessi identici appelli.

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