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Facebook Airlock, il framework per creare l’app perfetta

Facebook rende pubblici altri dettagli relativi ad Airlock, un framework di test che consente agli sviluppatori di confrontare dati provenienti da varie versioni delle applicazioni native per dispositivi mobili e decidere la migliore implementazione.
A cura di Dario Caliendo
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Facebook ha da poco reso pubbliche le caratteristiche di Airlock, un framework che permetterà di rivoluzionare l'esperienza mobile delle sue applicazioni, grazie ad alcuni test in tempo reale che finora non erano possibili nelle app sviluppate per i dispositivi mobili. Da ormai due anni a questa parte, la metodologia di sviluppo delle applicazioni di Facebook è passata dalle web app alle applicazioni native per ogni singolo sistema operativo mobile: i vantaggi di questo passaggio sono stati molteplici, ma hanno comportato anche l'impossibilità per gli sviluppatori di eseguire test e diagnosi A / B.

E' questo il motivo principale che ha portato gli ingegneri del social network di Menlo Park a sviluppare ed a rendere sempre più evoluto Airlock: in soldoni il framework da la possibilità agli sviluppatori di avere accesso e di elaborare una grossa mole di dati, provenienti da varie implementazioni di applicazioni, in modo da riuscire a capire quale sia la metodologia migliore per ottimizzare le app native del social network.

"La nostra azienda rappresenta uno dei gruppi di sviluppatori di applicazioni mobile più importanti" – racconta un portavoce di Facebook – "Per questo stiamo condividendo le nostre esperienze, in modo tale da rendere possibile anche alle altre aziende la comprensione dei nostri metodi di sviluppo".

ANCHE FACEBOOK COMMETTE ERRORI – Una cosa è certa: le cose in Facebook cambiano in continuazione. Ogni quattro settimane gli sviluppatori del social network sono chiamati a pubblicare una nuova versione delle applicazioni native per dispositivi mobili, e con l'arrivo di ogni aggiornamento un team di esperti monitorizza le nuove funzionalità e ne valuta prestazioni ed affidabilità.

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Airlock darà la possibilità all'azienda di distribuire due diverse versioni dell'applicazione – una versione A ed una versione B (da qui la dicitura "Test A/B) – e fornirà agli sviluppatori un potentissimo strumento per valutare quale delle due sia più stabile, veloce e piacevole per gli utenti stessi.

Un esempio lampante del funzionamento del framework, è rappresentato da uno dei primi esperimenti di testing A/B realizzati da Facebook, quando nella chat del social network ad alcuni utenti è stata sostituita l'icona che rappresentava il sistema di messaggistica istantanea con la parola "Chat": la novità si è subito rivelata un successo, ha portato molti più utenti ad utilizzare questa metodologia di interazione, ed ha aiutato gli sviluppatori a trovare diversi bug nel protocollo di trasferimento dati che utilizzava la piattaforma per la gestione dei messaggi istantanei.

UN PROGETTO IN CRESCITA – Inizialmente sviluppato solo per supportare due esperimenti (due versioni) alla volta, il progetto Airlock si evolverà per supportare fino a 10 o 15 versioni della stessa applicazione, che sarà distribuita a milioni di utenti in tutto il mondo.

Gli sviluppatori del social network sono in costante lavoro su tantissime varianti dell'interfaccia grafica per le applicazioni mobile, e questa modalità di test riuscirà a far comprendere quale delle versioni piace di più agli utenti, elaborandone l'interazione, ed a scovare bug e falle di sicurezza.

Anche se Facebook ha rilasciato i dettagli di come e perchè viene utilizzato Airlock, il framework non è ancora a dispositzione della comunità open source, ma un portavoce del social network ha affermato che l'azienda "sta valutando se la distribuzione di Airlock potrebbe rappresentare un reale vantaggio per la comunità di sviluppatori di tutto il mondo".

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