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Facebook contro le cure miracolose: nasconderà i contenuti che le pubblicizzano

Sul social network inizieranno gradualmente a sparire i post che narrano di cure miracolose o pubblicizzano pillole dagli effetti sensazionali. Queste due categorie di interventi che da sempre infestano le pagine di Facebook verranno identificate dagli algoritmi della società e la loro visibilità verrà limitata.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Negli ultimi mesi Facebook ha cominciato a darsi da fare per limitare la visibilità di alcuni dei contenuti che violano le regole del social network, senza rimuoverli ma penalizzandoli nei risultati di ricerca e nei feed delle notizie degli utenti che frequentano la piattaforma. Ebbene in queste ore entreranno a far parte della stessa categoria anche tutti gli interventi che contengono affermazioni pseudoscientifiche in ambito medico, compresi quelli che promuovono cure miracolose di qualunque genere.

La notizia arriva direttamente dal blog aziendale di Facebook nel quale viene annunciato che il provvedimento prenderà di mira due categorie di interventi: da una parte quelli che genericamente contengono affermazioni scientifiche dal tono deliberatamente sensazionalistico o fuorviante, il che comprende le notizie di cure miracolose e rimedi misteriosi contro patologie anche gravi che sconvolgono la vita delle persone; dall'altra gli annunci promozionali relativi alla vendita di prodotti o servizi per la salute, come pillole per la perdita di peso o trattamenti di altro genere.

Il modo in cui Facebook agirà per limitare la diffusione di questi contenuti è simile a quello già adoperato in passato per le fake news, per i post di stampo antivaccinista e più recentemente per gli articoli acchiappaclic. Gli algoritmi della società scandaglieranno il social in cerca di frasi e locuzioni utilizzate di frequente all'interno di questi interventi per classificare in automatico i nuovi contenuti pubblicati, la cui visibilità in tal caso sarà penalizzata.

Trattandosi di un procedimento automatico non c'è dubbio che nella rete finiranno anche contenuti del tutto legittimi, ma evidentemente si tratta di un rischio che Facebook è disposta a correre: è anche vero infatti che, penalizzando anziché rimuovendo i post, Facebook può mettersi tecnicamente al riparo dall'accusa di censura. Per il momento insomma la strada scelta dal social per mettere un argine ai contenuti dannosi che infestano il sito sembra essere questa, mentre resta poco chiaro su quali altre tipologie di interventi vorrà concentrarsi in futuro.

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