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Facebook e la guerra dei brevetti con Yahoo!, al via la controffensiva

Il re dei social network risponde agli attacchi di Sunnyvale denunciando a sua volta Yahoo! per la “violazione di 10 brevetti”. Secondo gli avvocati di Palo Alto non solo le pretese del gruppo californiano sono infondato ma addirittura è Yahoo! stessa ad utilizzare tecnologie di proprietà di Facebook.
A cura di Angelo Marra
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La querelle tra Facebook e Yahoo! sulla questione dei brevetti si allarga di un nuovo capitolo, con gli avvocati di Palo Alto intenzionati a rifilare al "nemico" la stessa gatta da pelare con la quale il gruppo di Sunnyvale li ha trascinati in tribunale. Per comprendere la situazione occorre fare un passo indietro di qualche settimana; Yahoo!, ex gigante della rete ridotto ad un ruolo marginale dall'avvento dei social network, ha grossi problemi economici derivati anche da una gestione dell'azienda altalenante e priva di una direzione ben precisa, dopo lo sbando seguito alla detronizzazione da parte di Facebook & Co. Per rimpinguare le casse ormai vuote ha pensato di far valere alcuni suoi diritti in merito a brevetti depositati diversi anni fa, che, secondo l'accusa, sarebbero stati utilizzati da Facebook per la sua piattaforma senza che questa abbia sborsato un solo centesimo.

La scelta dei tempi naturalmente non è stata casuale, con il gigante bianco e blu sotto gli occhi di tutto il mondo finanziario per via del suo prossimo arrivo in Borsa. Un momento sicuramente molto delicato per Palo Alto, il meno indicato per cause legali come questa, definita “preoccupante” dallo stesso Mark Zuckerberg. Da un'azienda del peso e del valore di Facebook però, ci si aspetta una reazione energica che non è tardata ad arrivare. Gli avvocati del social network infatti hanno deciso di denunciare a loro volta Yahoo!… per una questione di brevetti. Il sito bianco e blu infatti, nonostante il successo e l'altissimo numero di iscritti fino a qualche mese fa era una delle aziende che possedevano meno brevetti di proprietà, un'anomalia se si considera che le ultime valutazioni stimano in 102 miliardi il valore economico della società.

La querelle con Yahoo! era nell'aria da diversi mesi e così il social network si è attivato per accaparrarsi quante più esclusive possibili, nella speranza di tutelarsi da future azioni legali simili a quelle portate avanti da Sunnyvale. Tra i due fino a qualche mese fa erano in atto diverse partnership e la denuncia di Yahoo! ha creato comunque in certo stupore a Palo Alto, oltre alla preoccupazione che la causa possa in qualche maniera rendere più difficoltoso lo sbarco a Wall Street. Una volta assorbito il colpo l'ufficio legale di Facebook si è attivato e ha risposto a Sunnyvale con la stessa moneta. Sul tavolo ora ci sono 10 brevetti che il social network contesta a Yahoo! (casualmente lo stesso numero della denuncia opposta) due dei quali da sempre proprietà del sito bianco e blu ed un altro brevettato da Zuckerberg in persona.

Si tratta di alcune tecnologie alla base del funzionamento dei feed, del tagging più altre che andrebbero a colpire Yahoo! nel cuore di tutti i suoi servizi come Yahoo! Finance, Sport, News e così via. Sono molti a questo punto a sostenere che quella portata avanti da Facebook non sia una causa finalizzata ad ottenere un rientro economico per i brevetti contestati quanto più una prova di forza nei confronti di Yahoo!, come a voler riequilibrare i pesi delle due aziende mettendole alla pari nella speranza di annullare ipso facto entrambe le vertenze. Quel che è certo è che il social network di Palo Alto, nonostante il delicato periodo, non sembra per nulla intenzionato a cedere allo sgambetto di Yahoo! e la “guerra lampo” auspicata da Sunnyvale rischia di trasformarsi in un pantano dal quale sarà difficile uscire.

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