Facebook e Spotify si preparano al lancio di musica in streaming
Dovrebbero volerci non più di due settimane perché la partnership tra Spotify e Facebook prenda corpo e si realizzi nel servizio di musica in streaming che i due starebbero approntando; o almeno questa è la tempistica di cui parla Forbes, fonte principale della notizia che, se confermata, potrebbe segnare il crollo definitivo di MySpace e compagni (come Ping ad esempio), i quali non hanno saputo imporsi sul mercato prima che il social network di Zuckerberg si decidesse ad invadere il loro campo.
Al momento, il servizio dovrebbe essere in fase di testing ma, una volta implementato, gli utenti saranno avvisati della novità tramite un'icona Spotify ben visibile sul lato sinistro del newsfeed, tra le icone relative a foto ed eventi.
Sempre stando alla fonte "vicina agli eventi" che ha informato Forbes, però, il servizio di musica in streaming permetterebbe molto più che il semplice accesso alla libreria musicale di Spotify. Una volta che avranno installato il servizio -infatti- gli utenti potranno ascoltare la musica, in simultanea con i loro amici, attraverso Facebook.
Insomma, anche alla luce di quanto detto ieri da Mark Zuckerberg sul palco dell'eG8, sembra che il campo di principale interesse per il social network sia -al momento- quello dell'enterteinment: cinema e musica, questo è ciò che cercano gli utenti sul web, ed è questo che Facebook ha intensione di dare loro.
Il servizio si chiamerà Facebook Music o Spotify on Facebook (pare non sia stato ancora raggiunto un accordo su questo particolare) e sarà attivo in tutti i paesi in cui è presente Spotify, eccezion fatta per gli USA.
Sì, avete sentito bene, stavolta gli USA non saranno il trampolino di lancio del servizio ma, anzi, rischiano di restare momentaneamente esclusi per via del disaccordo tra Spotify e le principali etichetti musicali, che stentano a decidere di collaborare.
In ogni caso, nulla è stato ancora confermato. Un portavoce di Spotify ha dichiarato che la relazione con Facebook è solo di collaborazione e che non c'è intenzione, per il momento, di intensificare il rapporto. Ciononostante, da Forbes sembrano più che persuasi del fatto che il progetto esista e che, anzi, sia prossimo al lancio. Del resto, una scelta del genere sarebbe perfettamente coerente con le mire di entrambe le compagnie: Facebook potrebbe aumentare il proprio appeal offrendo agli utenti un servizio che, se ben strutturato, potrebbe convincerli a passare ancor più tempo sul social network, magari togliendo spazio a Youtube o a servizi similari, e consentirebbe a Spotify di allargare incredibilmente la sua base di consensi che -ora come ora- non è certo plebiscitaria.
Insomma, sarebbe uno dei cosiddetti accordi win-win, di quelli che tanto piacciono agli imprenditori della Silicon Valley. E allora… Perché non farlo?