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Facebook e Yahoo! lanciano la sfida alla teoria dei sei gradi di separazione

Le due piattaforme collaborano ad un progetto di analisi sociale per confermare la teoria elaborata dallo scrittore ungherese Frigyes Karinthy nel 1929.
A cura di Angelo Marra
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Come tutti sappiamo Facebook ha superato recentemente la soglia dei 750 milioni di iscritti. Una bella cifra sicuramente, un record storico, ma cosa farne di tutti questi account (oltre a inebetirli con quintali di pubblicità)? Il social network di Palo Alto diventa così anche un terreno ideale per analizzare il variegato panorama di persone sparse in tutto il mondo, e perchè no, uno strumento grazie al quale è possibile provare in maniera pratica alcune teorie che finora sono potute restare solo su carta. Dopotutto quale sociologo avrebbe mai a disposizione quasi un miliardo di persone per le proprie indagini?

Una delle teorie sociali più interessanti è quella del “Piccolo mondo”, conosciuta anche come Teoria dei Sei Gradi di Separazione, secondo la quale due persone qualsiasi sulla faccia della terra sono collegate tra di loro per un massimo di 5 intermediari. Una teoria molto interessante, elaborata dallo scrittore Frigyes Karinthy e ripresa poi dal sociologo americano Stanley Milgram, nella dimostrazione della quale si sono cimentati in passato psicologi e matematici di alto livello, senza che nessuno però potesse offrire una prova concreta della sua veridicità.

Ora sono Facebook e Yahoo! a raccogliere la sfida, forti di un bacino di “cavie” impossibile da ottenere finora. Il progetto si chiama Small World Experiment ed è raggiungibile a questo link. Una volta iscritti la missione è quella di far pervenire un messaggio ad una persona che non conosciamo all'interno del social network, il tutto, almeno in teoria, per un massimo di 6 passaggi (incluso quello finale).

Aldilà del valore accademico dell'esperimento, è chiaro che la conferma o la smentita della teoria del Piccolo Mondo racchiude all'interno di sé informazioni importantissime per ciò che riguarda le connessioni tra account non apparentemente legati tra loro, una ghiotta occasione per Facebook per incrementare il suo know-how riguardo alle reti di persone e a nuove formule di interconnessione tra utenti. Staremo a vedere.

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