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Facebook ha bloccato una raccolta fondi contro il cancro al seno

Facebook ha bloccato una campagna di raccolta fondi organizzata dal Breast Cancer Network Australia per combattere il cancro al seno. La campagna era accompagnata dalle immagini di nove donne (e un uomo) sopravvissute al tumore, fotografie che le ritraevano in topless ma con i capezzoli coperti.
A cura di Marco Paretti
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Facebook ha bloccato una campagna di raccolta fondi organizzata dal Breast Cancer Network Australia per combattere il cancro al seno. La campagna era accompagnata dalle immagini di nove donne (e un uomo) sopravvissute al tumore, fotografie che le ritraevano in topless ma con i capezzoli coperti; a quanto pare ciò non è bastato ad impedire che il social network bandisse la campagna per le sue regole sulla nudità parziale, una decisione additata come "insensata" dall'associazione. La campagna era infatti stata inizialmente approvata dal social network lo scorso mese, salvo poi essere bloccata all'ultimo momento poco prima del suo lancio ufficiale.

Le immagini mostravano cicatrici e mastectomie delle vittime, ma senza però rivelare contenuti sensibili. "I primi giorni della campana sono quelli in cui si raccolgono più soldi per assicurarsi che le persone colpite dal cancro al seno ricevano gratuitamente le risorse necessarie per combatterlo" ha spiegato il BCNA. "Facebook è uno strumento molto importante per noi e per la promozione della campagna". Il blocco degli annunci pubblicitari, secondo l'organizzazione no profit, ha messo a rischio la raccolta fondi nel suo momento più delicato.

Da parte del social network la spiegazione è stata che la campagna è stata rifiutata perché le immagini non fornivano nessuna informazione utile sulla malattia o sulla prevenzione. Secondo Facebook, trattandosi di annunci relativi ad una raccolta fondi questi contenuti devono rispettare standard più alti perché non possono essere nascosti dagli utenti come succede con i post pubblicati dalle pagine che seguono. "Mi piacciono questi annunci e il nostro team ha lavorato a lungo per consentirli sulle nostre piattaforme" ha commentato Antonia Sand, responsabile della comunicazione di Facebook in Australia. "Abbiamo collaborato con le aziende per spiegargli come creare questi annunci e siamo delusi dal fatto che non abbiano seguito i nostri consigli".

Non è la prima volta che Facebook finisce al centro di polemiche simili. In passato il social è già stato criticato per la messa al bando di immagini ritraenti donne durante l'allattamento. Secondo le regole del portale, "nonostante le immagini di nudo femminile che mostrano capezzoli siano bandite, consentiamo immagini di altro tipo, come quelle di protesta, di allattamento e di cicatrici post operatorie". Il problema in questo caso è che queste fotografie facevano parte di una campagna sponsorizzata, dove le regole sono più ferree: le immagini sono invece ancora disponibili sulle pagine social del BCNA. "Ho 35 anni, mi hanno già rimosso entrambi i seni per poi ricostruirli e ho attraversato 15 chemio. Non trovo per niente offensivi questi post, qualsiasi cosa spinga le donne a controllare i propri seni io la approvo assolutamente" ha commentato una sopravvissuta al cancro al seno, Kristy Newton.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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