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Opinioni

Facebook, i contenuti ‘acchiappa-click’ hanno le ore contate

Facebook da il via alla seconda fase di ottimizzazione degli algoritmi relativi al News Feed e lo fa ascoltando le lamentele degli utenti, ormai stufi di vedere invase le proprie Time Line da contenuti pubblicizzati con titoli ingannevoli, ma dalla scarsa qualità.
A cura di Dario Caliendo
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Facebook si prepara alla seconda fase relativa alla trasformazione dell'algoritmo che modificherà sostanzialmente la priorità dei post che compariranno nel News Feed di tutti i suoi utenti. Ad annunciarlo sono il ricercatore Khalid El-Arini e il product specialist Joyce Tang che in un post pubblicato nella Newsroom ufficiale di Facebook, hanno comunicato ufficialmente una serie di novità molto importanti, il cui scopo sarà quello di limitare ancora di più i contenuti poco interessanti, poco utili e considerati "click-baiting" (acchiappa-click), ossia quelli che facendo leva sull'efficacia del titolo tendono a catturare l'attenzione degli utenti, per poi portarli in post dalla scarsa qualità. Insomma, da tempo le bacheche del miliardo e mezzo di utenti che giornalmente accede al social network più utilizzato al mondo, vengono infestate da link condivisi con frasi del tipo "Non immaginerai mai cosa è successo. Clicca per scoprirlo", ma presto le cose cambieranno.

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Il tutto sarà possibile grazie a una sostanziale modifica negli algoritmi che hanno il compito di dare la priorità ai contenuti in Facebook, i quali – non potendo eliminare i post che per generare traffico "ingannano" gli utenti portandoli su siti e portali dalla scarsa qualità – ne riconosceranno il contenuto e assegneranno loro una priorità inferiore, in modo da sotterrarli con i tantissimi post e aggiornamenti che vengono pubblicati sulla piattaforma.

"Si tratta di miglioramenti che aiuteranno le persone a scovare post e collegamenti più rilevanti e interessanti" – hanno specificato i due esperti dell'azienda di Zuckerberg – "Continueranno a marginalizzare storie che gli utenti ci dicono essere spam o comunque inadatte". A quanto pare infatti, la novità è stata fortemente voluta proprio dagli utenti che, non fidandosi più di questa tipologia di contenuti, continua comunque a visualizzarli nella propria Time Line: secondo un sondaggio interno all'azienda, oltre l'ottanta percento degli iscritti a Facebook preferisce titoli in grado di rendere possibile una valutazione personale del contenuto, in modo da decidere se valga la pena o meno approfondire un determinato articolo.

Cosa cambia

Sostanzialmente le novità introdotte da Facebook sono due. La prima ha lo scopo di riuscire ad analizzare e comprendere la qualità dei post pubblicati nel social network, valutando il tempo che gli utenti trascorreranno a usufruire di un determinato contenuto: in soldoni, se si clicca su un link che porta a un contenuto esterno alla piattaforma e si trascorre tempo a leggerlo, probabilmente si tratterà di un contenuto interessante e la pagina che l'ha condiviso guadagnerà "punti di credibilità"; se invece si clicca e si ritorna subito nel social network, vorrà dire che il contenuto condiviso nella piattaforma di Zuckerberg è di scarsa qualità.

Ma non finisce qui, i nuovi algoritmi di Facebook saranno in grado di valutare anche il rapporto che si creerà tra i click e le altre interazioni: se ad esempio in molti cliccano un link condiviso ma in pochi selezionano "mi piace", lo commentano o lo condividono, è un chiaro segno che c'è qualcosa che non va.

Se il concetto sul quale si basa il primo meccanismo di controllo introdotto da El-Arini e Tang è puramente statistico e matematico, il secondo è molto più astratto e tiene in considerazione le modalità di condivisione di ogni singolo link esterno alla piattaforma e, anche in questo caso, è stato studiato in base ai comportamenti e alle abitudini degli utenti del social network: secondo un ulteriore studio interno infatti, gli ingegneri di Facebook sono giunti alla conclusione che gli utenti hanno smesso di fidarsi delle immagini condivise dai gestori delle pagine, che spesso vengono accompagnate da una breve descrizione e un link che porta a un sito esterno.

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Viceversa invece, quando si copia e si incolla un link o lo si condivide utilizzando i pulsanti di condivisione che generalmente si trovano in cima agli articoli, il contenuto verrà visualizzato nella Time Line con un'interfaccia grafica più definita, adattabile anche ai dispositivi mobili e che, corredata da un titolo, una descrizione e una cornice, che spingerà gli utenti a cliccare e ad approfondire l'argomento: proprio per questo El-Arini e Tang hanno deciso che Facebook inizierà a dare ancora più rilevanza ai link condivisi utilizzando questa modalità di sharing, penalizzando i link che vengono pubblicati semplicemente incollando l'URL in uno stato o nella descrizione di un'immagine.

Insomma, Facebook sta cercando a tutti i costi di alzare la qualità dei post pubblicati e visualizzati giornalmente nel social network, che è ormai prossimo a superare Google e diventare la fonte di traffico principale per tantissime testate online, che dovranno a breve cambiare rotta e adattarsi alle nuove leggi di Zuckerberg.

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