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Facebook pubblica per errore Slingshot, la rimuove e chiede scusa

Gli sviluppatori del social network di Zuckerberg hanno reso disponibile l’applicazione al download (per poche ore) nell’App Store di Russia, India, Australia e Nuova Zelanda, per poi scusarsi dopo averla immediatamente eliminata, precisando che si trattava di una versione beta e che la versione finale sarà disponibile a brevissimo.
A cura di Dario Caliendo
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Un errore inaspettato e, in un certo senso, inspiegabile. Ma subito risolto. Poche ore fa Facebook ha pubblicato per sbaglio una sua nuova applicazione, per poi eliminarla immediatamente. Si chiamerà Slingshot e si baserà sullo stesso concetto dell'app di Evan Spiegel: la possibilità di inviare e ricevere messaggi contenenti video, testo o immagini, i cui contenuti verranno eliminati automaticamente dopo una manciata di secondi.

Gli sviluppatori del social network di Zuckerberg hanno reso disponibile l'applicazione al download (per poche ore) nell'App Store di Russia, India, Australia e Nuova Zelanda, per poi scusarsi dopo averla immediatamente eliminata, precisando che si trattava di una versione beta e che la versione finale sarà disponibile a brevissimo.

Sono in tanti quelli che vedono in Slingshot l'ultimo tentativo di Zuckerberg per creare un forte rivale a Snapchat. D'altronde quello della messaggistica istantanea è un settore in crescita e che interessa a tanti dei top manager del web, che vorrebbero riuscire ad aggiudicarsi anche quella porzione d'utenza sempre più rilevante che, parallelamente ai social network sta iniziando ad apprezzare questa tipologia di applicazioni, soprattutto per la maggiore privacy che le caratterizza.

Slingshot non è il primo tentativo di Facebook di creare una propria applicazione concorrente con Snapchat. Due anni fa, nel 2012, il social network sviluppò e pubblicò Poke, un’applicazione scritta proprio da Zuckerberg in persona che permetteva – ancora una volta – l’invio e la ricezione di messaggi autodistruggenti che, ironia della sorte, ha finito proprio per autodistruggersi: i download furono pochissimi, al punto da spingere Facebook ad abbandonarne lo sviluppo e rimuoverla da App Store e Play Store.

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