Il mantra di Facebook è sempre stato chiaro: "muoversi velocemente e rompere i limiti". Ultimamente, però, il social network sta attraversando un periodo di profondo cambiamento, una trasformazione necessaria per rispondere alle problematiche affrontate nel corso degli ultimi due anni. Ora Facebook è concentrato sul rendere il tempo speso sul social tempo ben speso, ma anche su un nuovo mantra: "Se non vi piacciamo, andatevene". Lo hanno ripetuto più volte Campbell Brown e Adam Mosseri, due top manager dell'azienda di Menlo Park, durante la conferenza Code Media di Recode.
Nel giro di meno di un'ora, Brown ha ripetuto tre volte che media e brand dovrebbero sentirsi liberi di lasciare Facebook se pensano che il social network non stia lavorando per loro. "Se qualcuno pensa che non rappresentiamo la piattaforma giusta per loro, non dovrebbero stare su Facebook" ha spiegato Brown. Il capo della divisione News di Facebook ha inoltre sottolineato che "le persone non aprono Facebook per leggere le notizie, vengono sul social per gli amici e la famiglia". I dati, però, indicano che la maggioranza degli adulti degli Stati Uniti si informano sulle notizie proprio all'interno di Facebook.
D'altronde Facebook sta attraversando uno dei periodi più duri: ieri Wired ha pubblicato un lungo articolo sul rapporto tra Facebook e la sua reputazione, Unilever ha minacciato di ritirare tutti i suoi annunci dal social network e un rapporto di eMarketer ha mostrato che gli utenti più giovani stanno lasciando Facebook in favore di app come Snapchat. E questo per citare solo le notizie di lunedì. Nella situazione attuale il messaggio dei due manager è chiaro: il lavoro di Facebook non è quello di pregarti di rimanere.
"Non sono qui per convincerli a restare sul social network" ha continuato Brown. "Il mio lavoro non è quello di rendere gli editori felici. Il mio lavoro è quello di assicurare che su Facebook siano presenti notizie di qualità e che gli editori che scelgono Facebook possano contare su un modello di business funzionale". D'altronde i media hanno da sempre criticato i continui cambi al News Feed e al suo algoritmo, il dipartimento gestito da Mosseri che, a sua volta, condivide il messaggio di Brown. Aggiungendo, però, che "non può esistere un mondo dove non ci sono notizie su Facebook".