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Facebook sta chiedendo di abilitare l’autenticazione a due fattori per le elezioni europee

In vista delle elezioni europee il social network sta chiedendo da alcuni utenti ancora non protetti dall’autenticazione a due fattori di considerare l’ipotesi di attivarla. La proposta fa parte degli sforzi messi in campo dal gruppo per impedire la diffusione di propaganda illecita e fake news sulle sue pagine in questo periodo delicato.
A cura di Lorenzo Longhitano
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facebook elezioni europee 2019

Le elezioni europee sono un banco di prova importante per Facebook, che dopo lo scandalo Cambridge Analytica (e tutti gli scivoloni a tema di sicurezza e privacy che si sono susseguiti da allora) ha bisogno di dimostrare dimostrare ai suoi utenti e al pubblico di essere una piattaforma il più possibile invulnerabile ai tentativi di manipolazione dell'opinione pubblica che ne frequenta le pagine. È per questo che alcuni utenti in questi giorni al loro ingresso all'interno del social network stanno trovando un messaggio insolito: un avviso che consiglia di proteggere il proprio account con il sistema di autenticazione a due fattori offerto dal social network. Il motivo: la sicurezza stessa dei profili, che stando alla società di Mark Zuckerberg potrebbe essere messa particolarmente a dura prova durante il periodo elettorale.

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La war room di Facebook

Del resto già qualche giorno fa il New York Times e il The Guardian avevano raccontato l'allestimento nella sede europea del social di una sorta di war room — una sala di comando dove circa 40 impiegati appositamente formati per l'occasione si occuperanno nei prossimi giorni di una serie di attività di contrasto alla diffusione delle fake news. Si è parlato di un sistema di rimozione dei contenuti che violano gli standard imposti da Facebook, ma anche della messa in atto delle regole sulla provenienza della pubblicità a scopo elettorale già inaugurate a marzo — fino ad arrivare a uno speciale monitoraggio sull'attività di account fasulli.

Il rischio di furto di identità

È a quest'ultimo proposito probabilmente che il social ha iniziato a diffondere il consiglio di abilitare l'autenticazione a due fattori sui profili di chi ancora non ce l'ha: per rendere più difficili eventuali operazioni di furto di identità. L'account di una persona già presente da anni sul social può infatti pubblicare contenuti e lasciare commenti visibili da un pubblico più ampio, ma soprattutto può avere un ruolo di amministrazione all'interno di pagine o gruppi frequentati da decine, centinaia o addirittura migliaia di persone — megafoni potenti, che per Facebook rappresentano bottini particolarmente ambiti da eventuali hacker. Ecco perché sembra che i destinatari degli avvisi inoltrati dalla società ricadano tutti nella categoria degli amministratori di pagine e gruppi particolarmente frequentati.

Facebook: cos'è l'autenticazione a due fattori

L'autenticazione a due fattori di Facebook è un sistema che alle normali password affianca un codice numerico che viene inviato via SMS al numero di telefono dell'utente a cui corrisponde l'indirizzo email scelto per aprire l'account sul social. In questo modo chiunque provi ad accedere a un profilo senza avere con sé il telefono del proprietario non potrà farlo, neanche conoscendo o indovinando la password principale. Facebook offre questo servizio da tempo (non senza aver scatenato polemiche per l'uso che è stato fatto dei numeri di telefono) e in questi giorni turbolenti ha rimesso la funzionalità in primo piano nella speranza di facilitare il lavoro dei dipendenti della task force europea.

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