Facebook ha un impatto reale sulla nostra psicologia? Sì, stando alla prima ricerca sugli effetti del social network sul nostro umore condotta dall'Happiness Research Institute di Copenaghen. Il risultato? Eliminando Facebook dalla nostra vita aumenta la soddisfazione personale, si è più felici e diminuiscono rabbia e depressione. Per ottenere questi risultati non bisogna nemmeno attendere troppo tempo: basta una settimana per registrare i primi feedback positivi dovuti alla disintossicazione da social network. Uno studio che, spiegano i responsabili, serve ad instillare negli utenti la consapevolezza che l'abuso dei social può portare importanti ripercussioni sulla nostra psiche.
Lo studio ha coinvolto più di mille persone, metà delle quali hanno staccato la spina da Facebook per un'intera settimana. Terminato il periodo di test, ai partecipanti è stato chiesto di misurare il proprio livello di soddisfazione su una scala da 1 a 10. Per quanto riguarda il gruppo che ha continuato ad utilizzare il social network i valori sono rimasti piuttosto invariati: 7,67 prima e 7,75 dopo. Differenze ben più importanti si registrano in chi non ha utilizzato Facebook per una settimana: da 7,56 si è passati a circa 8,12. Oltre a questo, si legge nel rapporto, il gruppo "disintossicato" ha sottolineato un aumento nella socialità al di fuori del web e una diminuzione di sentimenti come rabbia e solitudine.
Il segmento degli intervistati che si definisce felice è salito del 7% dopo aver abbandonato Facebook per una settimana. "Da tempo sappiamo che i confronti sociali hanno un riflesso sulla soddisfazione delle persone. Con il nostro test volevamo verificare quanto influisce il costante bombardamento di belle notizie su altre persone cui siamo sottoposti su Facebook" ha spiegato Meik Wiking, autore dello studio. "Ogni volta che ti colleghi al social, scopri che qualcuno si sta per sposare o ha trovato un lavoro fantastico a New York o parte per una vacanza a Tahiti. Quanto incide tutto ciò sulla nostra percezione della realtà e sul valore che diamo alle nostre vite?".
Il problema, infatti, è da riscontrare proprio nell'esagerazione delle esperienze nella vita reale che ormai, inevitabilmente, vengono ingigantite nel momento della pubblicazione sui social network. "Non vogliamo demonizzare questi portali, ma speriamo che l'esperimento aiuti a sottolineare l’impatto negativo di una realtà distorta" concludono i ricercatori. Un elemento evidenziato pochi giorni fa dalla notizia di una ragazza, Essena O'Neill, che su Instagram era riuscita a guadagnare migliaia di seguaci salvo poi pubblicare un video nel quale, in lacrime, svelava la realtà dietro a quegli scatti: "I social media possono influenzare in modo molto negativo la nostra vita, ma ormai ne siamo talmente assuefatti che non ce ne accorgiamo. Mi pagavano per ogni post".