Facebook: utili e utenti crescono, nonostante i problemi
Negli ultimi mesi il gruppo Facebook sembra stare vivendo due storie parallele. Da una parte il social è protagonista di scandali a tema privacy, nonché piattaforma sulla quale proliferano fake news e campagne d'odio; è bersagliato dagli enti di regolamentazione internazionali e dalla stampa, ma anche agli occhi dell'opinione pubblica non gode di particolare fiducia. Dietro a questa facciata però il social sta continuando a macinare utili e conquistare nuovi utenti, così come hanno rivelato gli ultimi dati trimestrali della società diffusi in queste ore.
Gli utili hanno superato quota 6 miliardi di dollari, superando del 19% i risultati ottenuti nello stesso periodo dell'anno scorso, mentre i ricavi sono cresciuti addirittura del 29%. Si tratta di risultati che hanno battuto perfino le aspettative di molti analisti e che raccontano di una società che, nonostante i problemi, si avvia a crescere ancora di più nel corso dei prossimi mesi.
Oltre a utili e ricavi in crescita il social ha infatti diffuso dati positivi anche per quel che riguarda il numero degli utenti connessi alle sue piattaforme — un elemento che serve a capire quali dimensioni abbia il bacino di persone che Facebook potrà raggiungere con i suoi annunci, e quindi a prevedere l'andamento degli introiti pubblicitari del gruppo nei mesi a venire. Il numero di utenti attivi su Facebook è aumentato del 9% arrivando a quota 1,62 miliardi, mentre su base mensile è cresciuto dell'8% fino a 2,45 miliardi. Se nel conto vengono prese in considerazione tutte le app del gruppo — ovvero anche Instagram e WhatsApp — la cifra sale rispettivamente a 2,2 e 2,8 miliardi.
I protagonisti di questa crescita — ha rivelato Facebook — sono gli utenti di India, Indonesia e Filippine, ma anche il resto del mondo sta contiuando a dare fiducia al social (compatibilmente col fatto che in aree economicamente più sviluppate c'è meno margine per la crescita). Zuckerberg e il suo entourage si sono resi conto però che qualcosa è definitivamente cambiato nel rapporto del gruppo con il pubblico: nel commentare i risultati appena diffusi, il numero uno della piattaforma ha voluto ribadire la sua posizione in merito alla lotta alle fake news e al ruolo di Facebook come arbitro del dibattito politico, tentando di giustificare le posizioni di non ingerenza assunte in merito e giudicate da più parte controverse. La sensazione è che — nonostante non sia ancora accaduto dopo mesi dai primi scandali — presto le due storie parallele che sta vivendo la società siano destinate a influenzarsi una con l'altra.