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Opinioni

Favij farà un film in America: la star italiana di YouTube a 19 anni conquista Hollywood

Cinema e televisione cercano di comprare gli youtuber per avere il loro pubblico: i ragazzi che si lasciano intrattenere solo dai propri coetanei.
A cura di Gabriele Niola
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Nell’ultimo video Favij ha annunciato con ben pochi dettagli la partecipazione ad un film, uno americano e non italiano, ci tiene a precisare. Altri che come lui hanno raccolto un successo clamoroso su YouTube sono passati al cinema infatti ma fino ad ora non è stato un bello spettacolo.

E' u n segno inequivocabile di cosa stia succedendo nel mondo dell’intrattenimento per ragazzi, qualcosa di mai visto prima. Il pubblico che cinema e televisione inseguono ormai da anni con scarso successo (il cinema almeno ha i colossi cinefumettistici americani, la televisione nemmeno quelli) sta costruendo da sé il proprio intrattenimento, accetta unicamente di guardare, cercare e seguire i propri coetanei. In Italia l’aveva iniziato a dimostrare Willwoosh almeno 4 anni fa poi, risucchiato da Radio Deejay e mangiato dal cinema (in produzioni più o meno di successo), ha gradualmente abbandonato la propria presenza online di fatto abdicando. Al suo posto sono emersi diversi entertainer da tubo come Michael Righini o Daniele Doesn’t matter ma nessuno ha raggiunto i numeri che oggi vanta Favij.

Lorenzo Ostuni ha 19 anni e il suo è un canale di gaming, cioè sostanzialmente realizza video in cui gioca ai videogiochi, li presenta, li sviscera e ci si diverte divertendo chi guarda. Come per tutti gli youtuber si tratta di materiale non scritto, video improvvisati su un canovaccio e aggiustati in fase di montaggio (dando ritmo, creatività, musica e un tocco personale), un genere che non può esistere se non online. Con il successo poi arrivano anche i metavideo, quelli in cui si parla del canale, si risponde alle domande e si racconta cosa il successo del canale sta portando (ad esempio l’annuncio della partecipazione ad un film americano). È il one-man-show declinato in rete, con tematiche da internet e alla medesima altezza di chi guarda. Non un gruppo di autori adulti che con attori adulti pensano storie che possano appassionare dei ragazzi ma ragazzi che ieri erano tra il pubblico e oggi invece sono chi intrattiene.

I numeri sono circa un milione e mezzo di fan iscritti al canale e video che superano facilmente il milione di visualizzazioni. Chiunque non sia molto pratico di questioni relative al video in rete come prima cosa chiede se tutto questo porti a del denaro, chi invece ha più confidenza sa che a guadagnare con YouTube sono pochi, pochissimi e che le cifre sono un segreto. Favij è uno dei 5 youtuber italiani più di successo al momento e quindi guadagna cifre di certo superiori allo stipendio medio di un 35enne. Dietro questi 5 però c’è il deserto, YouTube può sostentare seriamente solo la minuscola percentuale dei migliori e solo se non devono pagare nessun altro se non loro stessi (collettivi come ThePills o TheJackaL hanno più volte detto che i soldi che guadagnano da YouTube sono insignificanti).

Del resto se i numeri di YouTube fossero migliori nessuno di loro cercherebbe altri lidi. Invece ad oggi la piattaforma per indipendenti che vanta il maggior numero di spettatori (nonchè il maggior coinvolgimento) è più che altro una macchina per mettersi in mostra e promettere a produttori e distributori di altri mezzi di comunicazione un risultato. Solitamente i collettivi (che poi sono videomaker) vengono presi dalla televisione, perchè in grado scrivere e girare da soli video brevi e di alta qualità buoni per la messa in onda, mentre gli youtuber, cioè i singoli individui che si riprendono in maniere più grezze e raffazzonate, sono acchiappati dalla macchina del cinema che ne sfrutta il volto di richiamo. Raramente questi passaggi hanno successo e per un Frank Matano che sfonda anche altrove (ma ancora pubblica con successo su YouTube) molti finiscono stritolati da meccanismi che succhiano quel che possono dal loro pubblico e li buttano quando pensano che non abbiano più spettatori da fornire.

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