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“Fermate il progetto Instagram per bambini”: la richiesta dei genitori a Mark Zuckerberg

Sono bastati pochi giorni dalla scoperta di progetti per una versione di Instagram dedicata agli under 13 per scatenare le preoccupazione di alcune associazioni di genitori, che ora stanno chiedendo all’azienda di non procedere con i suoi piani. Il timore è che il nuovo portale possa nuocere al benessere dei figli.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Poche settimane fa un portavoce del gruppo Facebook aveva confermato al The Guardian alcune indiscrezioni secondo le quali gli sviluppatori avevano in cantiere una versione di Instagram dedicata esclusivamente ai più piccoli. Sono bastati pochi giorni da quelle affermazioni per scatenare le preoccupazione di alcune associazioni di genitori, che ora stanno chiedendo all'azienda di non procedere con i suoi piani, nel timore che il nuovo portale possa nuocere al benessere dei figli.

La lettera aperta

L'iniziativa ha preso la forma di una lettera aperta al numero uno di Facebook, Mark Zuckerberg, firmata dai rappresentanti di 35 associazioni di genitori negli Stati Uniti. All'interno si sottolineano i rischi per i più piccoli legati a un social strutturato come Instagram — anche se privo dei contenuti destinati agli utenti maggiorenni.

Dietro all'idea di aprire una versione di Instagram per bambini e ragazzi c'è il fatto che i questi possano continuare a utilizzare il prodotto senza incorrere in materiale che pur non essendo vietato ai minori, potrebbe urtare la loro sensibilità. Il gruppo Facebook manterrebbe il social privo di pubblicità, ma potrebbe iniziare a profilare con largo anticipo utenti che più in là negli anni potranno essere bersagliati dalle pubblicità presenti nella versione regolare di Instagram.

I rischi di un Instagram per bambini

I genitori vedono però nell'operazione un rischio da non sottovalutare: da una parte i ragazzi appena al di sotto della soglia di ingresso a Instagram troveranno comunque il modo di mentire sulla propria età e accedere al social. D'altro canto dalla versione edulcorata si sentiranno attratti ragazzi più piccoli e bambini, finendo esposti a un meccanismo di pubblicazione di contenuti e ricerca di approvazione che numerosi studiosi e alcuni ex sviluppatori del social hanno già bollato come potenzialmente dannoso anche per chi è già maggiorenne.

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