FriendFeed cresce in Turchia, Italia e Giappone
Come vi abbiamo riportato in una news di qualche giorno fa, il 2010 è stato per Facebook l'anno delle grandi acquisizioni, che hanno consentito di inglobare nel team del social network programmatori e ingegneri validissimi, a volte veterani soffiati ad altre grandi aziende informatiche come Google. Questo non vuol dire che il 2009 sia stato un anno passivo: ad agosto, infatti, Mark Zuckerberg era riuscito a mettere le mani su FriendFeed, un servizio di aggregazione di stati e testi da social network, blog o altri contenuti divulgati tramite feed RSS.
Un'acquisizione che ha garantito a Facebook nuovo personale per potenziare i propri team di programmazione e di gestione ma che non è stato certo ben visto dagli utenti del servizio: molte delle persone che facevano uso del sito hanno eliminato o abbandonato i propri account mentre altri sono rimasti, con la sensazione però che le cose fossero cambiate radicalmente. Non è passato molto prima che qualcuno sollevasse la fatidica domanda: un utente su Quora, infatti, ha chiesto di recente perché usare ancora FriendFeed, ricevendo delle risposte davvero interessanti.
Tra queste quella del co-fondatore del servizio, Bret Taylor, il quale ha spiegato che in realtà il traffico del sito sarebbe lo stesso ma che, rispetto a prima, sarebbe cambiato il target di utenza. Se il traffico USA è crollato, infatti, sono cresciuti gli utenti provenienti da paesi come l'Italia, il Giappone e soprattutto la Turchia, che attualmente si piazza al primo posto per numero di utenti e compensa il calo nel mercato statunitense.
Si tratta dell'ultimo baluardo di un servizio ormai in declino nei paesi che in passato lo utilizzavano? Non dimenticate che FriendFeed non ha subito cambiamenti dopo l'acquisizione di Facebook. Che lo spostamento del bacino d'utenza sia quindi il chiaro segnale di un tramonto alle porte?