Ci sono due funzionalità del Galaxy Gear che mi piacciono molto: la fotocamera integrata, e la possibilità di rispondere al telefono direttamente dall'orologio.
La fotocamera del gear ha sicuramente superato tutte le mie aspettative. L'autofocus è veloce ed il sensore da 2 megapixel produce immagini buone e luminose, anche in ambienti con poca luce. Certo, le foto scattate con lo smartwatch non possono (ovviamente) competere con quelle realizzate con le fotocamere degli smartphone, ma è davvero divertente (e spesso molto più veloce) scattare immagini semplicemente puntando l'orologio.
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Il Gear è anche in grado di registrare video in HD a 720p, la cui durata massima è di 15 secondi, e che saranno automaticamente salvati nella memoria interna da 4gb del dispositivo, oppure trasferiti allo smartphone via Bluetooth.
Il Bluetooth è ovviamente la tecnologia che lo smartwatch utilizza per connettersi ai dispositivi, la prima connessione però può avvenire esclusivamente tramite il chip NFC, che è integrato nella base di ricarica che esce nella confezione.
Oltre alla fotocamera, il lo smartwatch di Samsung include un microfono ed un altoparlante, che, proprio come è successo con la fotocamera, hanno superato (ancora una volta) le mie aspettative: in ambienti non troppo rumorosi, potrete parlare a telefono tramite l'orologio senza dover assumere scomode posizioni e grazie al comando vocale integrato, potrete rispondere alle telefonate semplicemente utilizzando la voce.
Il display del Gear è buono, la luminosità è alta e la visibilità all'aperto è sicuramente sufficiente. La gestione dello smartwatch avviene tramite un'applicazione che dovrà essere installata sullo smartphone, grazie alla quale sarà possibile modificare le impostazioni, scegliere il quadrante dell'orologio ed installare le applicazioni. E proprio per quanto riguarda le app, sul dispositivo sarà possibile accedere velocemente alla fotocamera, effettuando uno swipe dall'alto, oppure al tastierino telefonico, effettuando uno swipe dal basso. Per navigare nel menù invece, è necessario scorrere il dito verso destra o sinistra, in effetti si tratta di una soluzione logica, ma poco intuitiva.
Sul Gear è anche presente un pedometro, che ho trovato incredibilmente preciso, e che si sincronizza automaticamente con l'applicazione Samsung Health presente su tutti i top di gamma dell'azienda.
Notifiche, nel vero senso della parola. Vorrei spendere qualche parola sul concetto di notifica presente sul Gear. Parliamoci chiaro, gli smartwatch sono dispositivi interessantissimi e sicuramente il futuro dei dispositivi mobili risiede negli indossabili. Ma davvero vogliamo leggere email, notifiche di facebook e così via, in un display dalle dimensioni così ridotte? sono convinto che è stata proprio questa la linea guida degli ingegneri di Samsung, quando hanno sviluppato il sistema di notifiche presente nello smartwatch. Notifiche che, per molti potrebbero sembrare inutili, ma che in realtà vi comunicheranno semplicemente un evento, che poi dovrete andare a visualizzare sul dispositivo. Visualizzazione, tra l'altro, che si attiverà automaticamente: quando sullo smartwatch è presente una notifica, basterà afferrare lo smartphone in modo da far rilevare il movimento ai sensori, ed automaticamente si avvierà l'applicazione dalla quale arriva la notifica. Personalmente lo trovo comodo, anche se mi rendo conto che questa soluzione probabilmente non sarà adatta per tutti i tipi di utenza.
Con il Gear ci si può parlare, più o meno. Altro particolare interessante, ma leggermente incompleto, è l'integrazione di SVoice. Con un doppio click sul pulsante laterale, si avvierà l'assistente vocale di Samsung, che funziona anche bene, ma con il quale sarà possibile effettuare un numero limitato di funzioni che in alcuni casi risulteranno davvero utili, ma in altri risulteranno l'opposto contrario. Grazie ad SVoice, è anche possibile effettuare fotografie e video con il controllo vocale, e rispondere al telefono semplicemente dicendo "rispondi", dettare messaggi, impostare sveglie e così via.
Samsung ha già reso disponibili diverse applicazioni, scaricabarili dal suo market proprietario, ma attualmente il numero davvero ristretto di app pronte al download, rende questo smartwatch ancora poco funzionale per determinati utenti.
Per favore, non confrontatelo con il Pebble, sono due device ben distinti! Grazie al protocollo Bluetooth Flow, Samsung ha più volte dichiarato di essere riuscita dare alla batteria del Gear una grande autonomia. In molti però hanno subito storto il naso, soprattutto confrontandolo con il Pebble. Non c'è cosa più sbagliata: è come paragonare un Kindle Paperwite ad un iPad mini. In realtà l'autonomia dello smartwatch è buona. Personalmente, lo metto in ricarica prima di andare a letto, ma dai test che ho effettuato, sono riuscito ad utilizzare il Galaxy Gear per due giorni di fila, senza mai ricaricarlo ed utilizzandolo normalmente. Insomma, tutti a lamentarsi dell'autonomia di questi dispositivi, ma in quanti li indossano anche di notte? davvero non riesco a capire qual'è il problema se lo si mette a ricaricare prima di andare a dormire.
Troppo caro. Particolare assolutamente non soddisfacente è il prezzo. Il Gear è venduto al prezzo ufficiale di 299 euro. Ok, non dimentichiamoci della fotocamera, dei materiali di costruzione e così via, ma 299 euro è un prezzo incredibilmente esagerato, per un dispositivo che senza smartphone non ha alcun senso e che, attualmente, è ancora poco funzionale. Se fosse costato almeno 100 euro in meno vi avrei consigliato l'acquisto, ma per ora, probabilmente, per la stragrande maggioranza di voi è meglio che rimanga in negozio.
Gran parte degli utenti considereranno il Gear un accessorio inutile, ed in parte è così. Sono poche le persone che, con le funzionalità attualmente utilizzabili, ne trarrebbero beneficio, ma siamo solo all'inizio e sono convinto che questa tipologia di dispositivi rappresenti il futuro del mobile.