Dall'Inghilterra arriva un nuovo caso di smartphone esploso durante la notte, protagonista della vicenda è (di nuovo) un Galaxy S4. Questa volta però si tratta di un episodio "europeo" e a raccontarlo è Holly Hewet, una venticinquenne di Kemsley, un piccolo paesino nel Regno Unito.
"Mi sono svegliata alle 4:30, quando il mio ragazzo si è alzato per andare a lavoro ed ho guardato il mio telefono per controllare l'ora. Notando che la batteria era praticamente scarica, l'ho subito collegato al caricabatterie." – spega Holly – "Verso le 5:00 però ho sentito un suono sfigolante ed un cattivissimo odore di bruciato. Impugnato lo smartphone ho subito notato lo schermo rotto e dopo qualche istante ho visto la batteria praticamente scivolare via dal telefono, nonostante la cover fosse ancora chiusa".
Secondo quanto ha raccontato l'inglese quindi, nel corso del processo di ricarica della batteria (che non è durato più di 50 minuti), il rigonfiamento e la fuoriuscita degli acidi contenuti nella batteria stessa hanno contribuito allo scioglimento della cover posteriore in policarbonato dello smartphone, rendendolo ovviamente inutilizzabile e rischiando di ustionare gravemente la giovane, che ne è uscita fortunatamente illesa.
Nonostante si tratti di un fenomeno estremamente raro, sono sempre di più gli episodi di batterie rigonfiate o esplose, molto spesso collegati all'uso di caricabatterie o batterie non originali.
Un appartamento ad Honk Kong fu praticamente distrutto da un incendio e l'uomo che ci viveva diede la colpa al suo Galaxy S4 che avrebbe preso fuoco mentre giocava al gioco Love Machine.
Un altro incredibile episodio è accaduto ad un giovane canadese lo scorso dicembre. Richard Wygand aveva messo in ricarica il suo smartphone prima di andare a dormire, ma il giorno dopo si è svegliato ritrovandolo bruciato, a seguito di un piccolo incendio causato dall’ormai risaputo problema di fabbricazione.
Per denunciare l’accaduto, prima di avviare la prassi di sostituzione del dispositivo, Richard ha pubblicato un video su YouTube in modo da far vedere a tutti i danni causati allo smartphone e soprattutto per mettere in evidenza la pericolosità di un difetto del genere.
Dopo qualche giorno è arrivata la risposta di Samsung: l’azienda gli avrebbe garantito il risarcimento, ma solo in cambio dell’eliminazione del video dalla rete. Immediata la risposta di Richard, che non solo ha rifiutato l’offerta, ma ha pubblicato un altro video in risposta, allegando una copia integrale della proposta fattagli da Samsung.