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Garante Privacy: più tutele per i pagamenti via smartphone e tablet

Il Garante per la Privacy ha adottato un nuovo e importante provvedimento che introduce nuove regole per offrire più garanzie a chi acquista via smartphone e tablet. Un provvedimento che certo contribuirà a fare crescere il mobile payment in Italia.
A cura di Francesco Russo
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Il Garante per la Privacy ha dato via a nuove regole che disciplinano i pagamenti effettuati da smartphone e tablet, assicurando maggiori tutele e di fatto contribuisce a sdoganare il mobile payment anche nel nostro paese. Il Garante quindi con il provvedimento n. 3161560, già pubblicato su Gazzetta Ufficiale, intende disciplinare il trattamento dei dati personali di chi usufruisce dei cosiddetti servizi di mobile remote payment, utilizzando smartphone, tablet, pc, stabilendo un primo quadro organico di regole in grado di assicurare la protezione dei dati senza penalizzare lo sviluppo del mercato digitale.

Con queste nuove regole gli utenti, sia in abbonamento sia con carta prepagata, potranno acquistare in sicurezza servizi, abbonarsi a quotidiani on line, comprare e-book, video e giochi con il proprio telefono o altri strumenti elettronici. Di conseguenza, i dati personali acquisiti per la transazione, cioè il numero telefonico, i dati anagrafici, le informazioni sul servizio o prodotto digitale richiesto all'indirizzo IP di collegamento, non potranno poi essere usati per altre finalità, come l'invio di pubblicità o analisi delle abitudini, senza lo specifico consenso degli utenti, e dovranno essere adeguatamente protetti dai rischi di uso fraudolento.

Le misure a tutela della privacy si intendono rivolte a tutti i soggetti coinvolti nella fornitura del servizio di micropagamento, quindi: gli operatori di comunicazione elettronica (ovvero le compagnie telefoniche che forniscono il servizio di pagamento tramite cellulare), gli aggregatori (le società che forniscono l'interfaccia tecnologica), i venditori (le aziende che offrono contenuti digitali e servizi); nonché tutti gli altri soggetti eventualmente coinvolti nella transazione (come quelli che consentono, anche tramite apposite app, l'accesso al mercato digitale). Dovranno essere previsti anche accorgimenti tecnici per disattivare servizi destinati ad un "pubblico adulto" e per inibirne l'accesso a minorenni.

Insomma, un provvedimento non da poco che di certo, di fronte a regole chiare che offrono maggiori garanzie agli utenti sotto il profilo della privacy, daranno maggiore impulso al Mobile Commerce, cioè proprio a quel settore dell'E-commerce che solo nel 2013 in Italia ha fatto segnare una crescita del 289% e nel 2014 si parla di una crescita pari all'85%. E il valore economico di questa crescita comincia ad essere anch’esso molto rilevante, infatti in soli due anni si passa da 164 milioni di euro a 1,2 miliardi di euro. Staremo a vedere nei prossimi mesi quali saranno le effettive conseguenze di questo importante provvedimento.

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