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Gates in Italia: investimenti nell’agricoltura per combattere povertà e malattie

Il fondatore di Microsoft dopo l’incontro con Monti parla alla Fao e svela la sua ricetta per combattere il problema della povertà nei Paesi del Terzo Mondo. Gates devolverà il 95% del suo immenso patrimonio in beneficenza ma rinuncia alla poltrona alla Banca Centrale.
A cura di Angelo Marra
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Gates in Italia investimenti nell agricoltura per combattere poverta e malattie

Sono ormai trascorsi quindici anni da quando Bill Gates ha lasciato la guida dell'impero da lui fondato. Da allora l'occhialuto miliardario si dedica anima e corpo alla sua attività filantropica, dopo aver fondato insieme alla moglie la Bill&Melinda Gates Foundation e aver devoluto qualcosa come 28 miliardi di dollari in progetti dedicati all'istruzione e alla ricerca contro le malattie. Il nome dell'ex CEO di Microsoft era ventilato nelle scorse settimane come uno dei papabili alla direzione della Banca Centrale, un ritorno all'ambiente manageriale che lo stesso Gates ha cortesemente rifiutato, preferendo continuare la sua attività di mecenate. Ieri ha visto il Presidente Mario Monti, un incontro che non ha mancato di suscitare qualche ironia visti i rapporti trascorsi tra i due.

Quando Monti era Commissario Europeo mise la firma sulla maxi multa inflitta alla Microsoft per abuso di posizione dominante; quasi 500 milioni di dollari, un bel gruzzoletto anche per una compagnia danarosa come quella di Redmond. Ora i tempi sono cambiati, Gates ha ceduto lo scettro del potere a Steve Ballmer e Monti ora non tassa più i grandi imperi ma i piccoli risparmiatori, anche se dei temi trattati dai due si sa poco o nulla in quanto entrambi hanno preferito non rilasciare dichiarazioni. L'intervento di Gates alla Fao invece è stato un vero fiume in piena; il magnate ha sottolineato l'assurdità del fatto che l'Africa sia costretta addirittura ad importare prodotti agricoli quando potrebbe invece eccellere nella produzione interna.

Ecco perchè – è la ricetta di Gates – occorre puntare al massimo sull'agricoltura, l'unico sistema in grado di sfamare la crescente popolazione mondiale. Per fare ciò è necessario investire nella ricerca, puntando a realizzare colture in grado di sopravvivere in terreni ostili o in condizioni climatiche avverse. È un uomo più maturo il Gates che parla di fame nel mondo, ben lontano dai tempi in cui era un manager di massimi livelli non proprio scrupoloso, ora impegnato invece in numerose campagne che stanno sortendo molti più risultati dei tanto sbandierati impegni presi da governi ed istituzioni di tutto il mondo. Gates loda l'attività degli organismi internazionali ma rammenta che un impegno maggiore è fondamentale perchè la guerra contro le piaghe di fame e povertà sia definitivamente vinta. Di sicuro il contributo in termini organizzativi maturato in un colosso storico come quello di Microsoft potrà dare quel piglio pragmatico a quelle che, troppo spesso, si rivelano soltanto parole.

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