Gli hacker di Anonymous all’attacco di Sony
"Congratulazioni! State ricevendo attenzione dagli Anonymous. Le recenti azioni legali contro i colleghi e cittadini di Internet, GeoHot e Graf_Chokolo, vi hanno macchiato di un reato imperdonabile contro la libertà di parola e su internet, fonte primaria del libero svago".
Con queste dichiarazioni, il gruppo di hacher Anonymous (di cui vi abbiamo già parlato più di una volta, in passato) torna a combattere e questa volta si schiera contro la Sony.
Gli hacker, ormai famosissimi, soprattutto grazie al caso Wikileaks, hanno preso parte alla vicenda che vide la casa nipponica denunciare gli hacker GeoHot e Graf-Chokolo, per aver pubblicato sul proprio sito la root key di PlayStation 3 che consente di sbloccare la console.
La Sony ottenne dal giudice delle misure restrittive sui siti che ospitavano i tool per aggirare il blocco della sua console. Al gruppo Anonymous questo non é piaciuto.
"Avete abusato del sistema giudiziario per censurare le informazioni sul come funzionano i vostri prodotti. I vostri clienti sono diventati delle vittime per il solo possesso e la condivisione di queste notizie e continuate a colpire chi ricerca queste informazioni. In questo modo avete violato la privacy di migliaia di persone innocenti che hanno soltanto perseguito la libera distribuzione delle notizie". Gli hacker continuano, nel loro messaggio (non molto pacifico) rivolgendosi alla casa nipponica, affermando: "Ora Anonymous sta attaccando la vostra proprietà privata, perché non siamo d'accordo con le vostre azioni".
Ma il gruppo non avrebbe gradito neanche le sentenze giudiziarie: "Per quanto riguarda i giudici e i soggetti complici, che hanno permesso queste vigliaccherie: voi non siete migliori di Sony ai nostri occhi e rimanete colpevoli di minare il benessere delle popolazione e sovvertire il vostro mandato".
L'attacco degli Anonymous é non solo verbale, infatti gli hacker avrebbero già preso ad ostaggio i siti Sony, Playstasion, Ps Store e il servizio PlayStation Network. Non sorprendetevi, quindi, se li troverete in fase di manutenzione o se avete avuto problemi di navigazione in questi siti web. Insomma, un ennesimo atto della guerra fra hacker e Sony.