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Gli scandali di Facebook stanno bloccando l’uscita di nuove funzioni del social

Lo hanno riferito alcune fonti interne all’azienda al The Wall Street Journal: un team di 10-15 persone sarebbe occupato a condurre un’attenta disamina delle funzionalità in arrivo sui prodotti del gruppo – incluso il social Instagram – per assicurarsi che non prestino il fianco a critiche o possano essere accusate di avere un impatto negativo sui più giovani.
A cura di Lorenzo Longhitano
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I documenti emersi sul conto di Facebook e le testimonianze della ex dipendente Frances Haugen che li ha diffusi hanno messo il gruppo fondato da Mark Zuckerberg in una posizione difficile. Anche per questo motivo l'azienda sembra aver deciso di posticipare il lancio di nuovi prodotti e servizi in calendario, per concentrarsi meglio sulla percezione che l'opinione pubblica potrebbe avere al riguardo.

Anticipare gli scandali

Ad affermarlo è stato nelle scorse ore il The Wall Street Journal, che ha intercettato indiscrezioni secondo le quali l'azienda sarebbe intenzionata a dedicarsi a un'attività di "reputation review". Secondo le fonti che hanno parlato con la testata in condizione di anonimità, dopo le rivelazioni di Haugen alla trasmissione 60 Minutes e davanti al Senato USA, i piani alti di Facebook vorrebbero assicurarsi in modo più efficace che il gruppo non venga più percepito in modo negativo dal pubblico come sta avvenendo spesso nelle ultime settimane e mesi.

La reputation review della quale parlano gli insider di Facebook non è altro che una disamina sistematica delle app del gruppo e delle loro funzionalità – attuali o in arrivo. Per il The Wall Street Journal l'attività sarà svolta da 10-15 persone interne all'azienda e mirata capire in anticipo in quale modo determinati prodotti e servizi potrebbero essere criticati, anche prima che eventuali critiche emergano o finiscano sotto i riflettori; i dipendenti dovranno anche trovare il modo di certificare che i servizi della multinazionale non abbiano un impatto negativo sui bambini – ipotesi che invece è stata rimessa sotto i riflettori proprio da Haugen.

Il caso di Instagram Kids

L'interesse del gruppo per gli utenti più giovani non è una novità emersa dalle testimonianze di Haugen di questi ultimi giorni; il social è infatti fortemente intenzionato a lanciare una versione di Instagram per i minori di 13 anni, che li accompagni poi all'uso della versione regolare una volta che avranno raggiunto l'età adatta. L'unica ragione per cui il progetto non è ancora andato in porto sono le forti critiche piovute sull'iniziativa dall'esterno – qualcosa alla quale Facebook potrebbe voler replicare con dati certi.

Non è chiaro quanto potrebbero durare le attività di revisione reputazionale alle quali fanno riferimento le fonti del The Wall Street Journal, ma sembra che i preparativi stiano rallentando il debutto di nuovi servizi e prodotti previsti per queste settimane e per quelle in arrivo.

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