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Gli smartphone battono cellulari e televisione, ma la crescita rallenta

Il 2016 è l’anno del sorpasso: il numero di smartphone nel mondo supererà presto quello dei classici cellulari, andando a consolidare l’importanza del piccolo schermo già al centro delle nostre vite.
A cura di Marco Paretti
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Il 2016 è l'anno del sorpasso: il numero di smartphone nel mondo supererà presto quello dei classici cellulari, andando a consolidare l'importanza del piccolo schermo già al centro delle nostre vite. Sono circa 3,4 miliardi le SIM legate ad uno smartphone, un numero destinato ad aumentare fino a 6,3 miliardi entro il 2021, quando il sorpasso dei cellulari sarà già avvenuto da tempo. Lo rivela Ericsson, specificando che lo smartphone ha già superato in numero un altro schermo presente da decenni nella nostra vita: la televisione. Anche per quanto riguarda la fruizione di video, il piccolo schermo dello smartphone ha ormai sostituito il grande schermo di casa, soprattutto nella fascia tra i 16 e i 19 anni.

Sono proprio i giovani ad aver dimezzato la fruizione della TV in favore di un aumento dell'85 percento di quella da smartphone, che ora "ruba" circa cinque ore alla settimana. Lo fanno sia in casa attraverso il WiFi che sfruttando la connessione mobile, il cui consumo è cresciuto del 127 percento tra il 2014 e il 2015. Si prospetta quindi un futuro di soli smartphone? No, anzi: lo studio indica un declino nelle vendite di dispositivi portatili in favore di un altro trend in crescita, cioè quello dell'Internet delle Cose. Gli oggetti connessi al web diventeranno sempre più importanti nelle nostre vite, tanto da far ipotizzare un sorpasso degli smartphone già entro il 2018.

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La crescita del settore smartphone è destinata a rallentare durante il 2016, quando sarà caratterizzata per la prima volta da una sola cifra: il 7 percento contro il 14,4 percento dello scorso anno. Un rallentamento che comunque non impedirà al mercato di vendere almeno un miliardo e mezzo di smartphone, ma che allontana sempre più il mondo dall'epoca d'oro dei device portatili: nel 2010 la crescita aveva registrato un +73 percento. La spiegazione è semplice: la penetrazione è talmente profonda che quasi tutti i residenti nei mercati principali possiedono uno smartphone e, di conseguenza, non ne acquistano spesso uno nuovo. In questi paesi è stata raggiunta una saturazione quasi totale, mentre per la crescita si può guardare solo a nuovi mercati.

Tra questi, quelli più promettenti agli occhi delle aziende sono India e Cina, dove molte realtà della Silicon Valley stanno già attuando diversi programmi. In realtà anche in Cina si è raggiunta una sorta di saturazione, ma solo a causa degli smartphone low cost. In India, invece, il mercato è ancora potenzialmente intatto e redditizio, soprattutto se approcciato con dispositivi dal basso costo. Secondo gli analisti, nel 2016 gli indiani acquisteranno circa 139 milioni di smartphone, con una crescita del 30 percento rispetto al 2015.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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