Una cosa è cerca, quelli di Pornhub sanno come far parlare del proprio portale. Dopo il primo marketing-contest tramite il quale sono riusciti a trovare il nuovo Creative Director e dal quale è nata TitCoins, una fantomatica moneta digitale esclusivamente "femminile", una delle piattaforme pornografiche più diffuse al mondo ha dato il suo verdetto: gli utenti iPhone guardano più contenuti per adulti rispetto a quelli Android.
Per arrivare a questo importantissimo risultato, il portale ha analizzato i dati analitici relativi alle connessioni al portale, suddividendoli per tipologia di browser, per dispositivo e per piattaforma. Uno studio interessante, dal quale si evince che dei trentotto milioni di persone che giornalmente visitano Pornhub, poco meno della metà lo fa tramite dispositivi mobili.
In media, gli utenti che accedono a contenuti pornografici da Safari per iPhone e iPad sono sostanzialmente di più rispetto ai rispettivi utenti che utilizzano un browser Android, mentre per quanto riguarda il dispositivo più utilizzato, il tablet di Apple detiene un primato assoluto, rappresentando oltre il 51 percento del traffico da dispositivi mobili. Il dispositivo meno utilizzato è il tablet di Blackberry, che rappresenta esattamente lo 0,69 percento di tutti i tablet connessi al portale.
Nonostante il grande aumento di accessi da smartphone e tablet, il sito con sede a Montréal fa notare che il 51 percento dei propri utenti preferisce utilizzare il proprio computer desktop e anche se il browser più utilizzato è Safari, quello con il quale le persone spendono più tempo connessi al portale è Internet Explorer. Che sia solo una questione di prestazioni? E parliamo di browser, non di altro.
Esattamente una settimana fa, un gruppo di ricercatori tedeschi ha esaminato sessantaquattro soggetti invitandoli a guardare in media quattro ore di filmati pornografici a settimana e successivamente sottoponendoli ad uno scan completo dei cervelli tramite una risonanza magnetica, effettuata sia mentre guardavano video porno (ovviamente provenienti dal Web) che quando guardavano immagini con contenuti non per adulti: il risultato è una lievissima riduzione delle dimensioni del cervello e della sua attività.