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Google ci riprova con gli SMS 2.0: ecco cosa sono

Il gruppo non vuole più aspettare che gli operatori telefonici si adeguino: inizierà a fornire il supporto ai messaggi RCS a partire da Francia e Regno Unito, aggiornando l’app di messaggistica interna ad Android affinché supporti il nuovo formato. Per sapere se gli SMS del futuro decolleranno davvero però occorrerà attendere.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Non si placano gli sforzi di Google per sostituire i vecchi SMS con i più moderni RCS, un'alternativa ai comuni messaggini basata però su un formato di testo più ricco e dotato di allegati multimediali. Da tempo ormai la società tenta di promuovere l'adozione di questi SMS 2.0 a bordo degli smartphone con sistema operativo Android, ma la riluttanza degli operatori ha finora mandato in fumo i suoi piani. Per questo a partire da questo mese Google inizierà a prendere in mano direttamente la gestione di questo tipo di messaggi e aggiornando la sua app per i messaggi a bordo dei telefoni Android a partire da due Paesi: Francia e Regno Unito.

Cosa offrono i messaggi RCS

La messaggistica che viaggia su questo formato rende le missive simili a quelle che attualmente si possono inviare e ricevere tramite app come WhatsApp e l'app Messaggi di Apple. Possono contenere foto e video anche in alta risoluzione, permettono di mostrare al destinatario lo stato di composizione del messaggio e forniscono notifiche di ricezione e lettura. Rispetto agli SMS offrono dunque un numero di vantaggi consistente, ma non sono privi di difetti: innanzitutto viaggiano sulla rete dati, cosa che ne escluderebbe dall'uso tutti coloro che non hanno piani del genere attivi; inoltre, a differenza di servizi come WhatsApp e Telegram, i messaggi non sono ancora protetti da crittografia end-to-end.

La promessa: una messaggistica unificata

Di positivo c'è che gli RCS promettono una piattaforma di invio dei messaggi quasi universale, a disposizione su tutti gli smartphone Android e forse in futuro anche dei dispositivi Apple. Se così dovesse succedere, si tratterebbe di un'alternativa allettante rispetto ai servizi di proprietà delle multinazionali della messaggistica istantanea. Per conoscere gli sviluppi dell'iniziativa di Google occorrerà però capire come andrà la fase di attivazione nei primi due Paesi e sapere dove sarà portato il servizio successivamente.

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