Google costruirà un nuovo data center a Clarksville, nel Tennessee. Il colosso di Mountain View starebbe ultimando le negoziazioni per accaparrarsi il terreno per il progetto, il cui investimento complessivo dovrebbe superare i 500 milioni di dollari. Il prossimo lunedì le commissioni coinvolte dovranno votare l'accordo: se approvato, consentirà a Google di acquistare formalmente il terreno e dare il via ai lavori per la costruzione del data center. Queste strutture rappresentano il cuore pulsante del suo network Jupiter che fornisce i servizi di Big G in tutto il mondo.
La nuova struttura darà lavoro a circa 70 dipendenti a tempo pieno. Il data center prenderà il posto di un progetto della Hemlock Semiconductor da 1,2 miliardi di dollari chiuso ancor prima di iniziare, un vuoto riempito proprio dal nuovo piano di Google da mezzo miliardo di dollari che peraltro amplierà il suo network di server sparsi per il mondo. Quello di Clarksville sarà il 15esimo data center di Google, la cui fase di progettazione potrebbe richiedere dai sei ai dodici mesi per essere completata, con tempistiche di costruzione previste pari a circa 18 mesi.
"Penso che la loro necessità di spazio per il cloud sia ciò che guida la loro continua ricerca di spazio fisico" ha spiegato Ron Bailey, vice presidente di una delle commissioni che stanno valutando la compravendita. "Più consumatori utilizzano i loro servizi, maggiore è il rallentamento dei loro sistemi". Secondo le indiscrezioni, il lavoro all'interno del data center sarà retribuito circa 45 mila dollari all'anno più bonus. Le figure più ricercate saranno i tecnici, senza però dimenticare la protezione dei dati: un dipendente su dieci sarà dedicato alla sicurezza.
"Poche persone sono entrare all'interno dei data center di Google e per una buona ragione: la nostra priorità è la privacy e la sicurezza dei vostri dati" aveva spiegato l'azienda. "Sebbene nel corso degli anni abbiamo condiviso molti dettagli sul design e sulle pratiche, solo un piccolo numero di dipendenti ha avuto accesso ai locali che ospitano i server". Qualche mese fa Google ha svelato per la prima volta al mondo il suo network Jupiter tramite un post sul blog ufficiale. Composta da oltre 100 mila server sparsi in tutto il globo, la rete consente la gestione delle richieste effettuate tramite il motore di ricerca, dei video caricati su YouTube e dei milioni di email inviate ogni giorno tramite Gmail. Una serie di compiti così complessi da gestire che l'azienda di Mountain View ha dovuto costruire la propria infrastruttura personale per poter continuare ad operare. "Dieci anni fa ci siamo resi conto che non potevamo acquistare un network adatto alle nostre esigenze" ha spiegato Google nel post. Così se l'è costruito da sé.