Non sempre il polverone mediatico che può sollevarsi intorno ad un prodotto comporta dei veri e propri benefici. Soprattutto quando il prodotto stesso si rivela fin da subito in una posizione scomoda, spesso additato come troppo rivoluzionario. È questa la storia dei Google Glass, presentati dall'azienda di Mountain View nel corso del 2013 e da allora al centro di numerose polemiche riguardanti sia il design che il reale utilizzo di un device di questo tipo. Ed è proprio il "troppo clamore" ad aver influito negativamente sul dispositivo indossabile di Google. Ad affermarlo è Astro Teller, responsabile del laboratorio segreto Google X, durante un intervento all'interno del South by Southwest Film Festival di Austin, in Texas.
Quello dei Google Glass può già essere considerato un flop, eppure, secondo Teller, il dispositivo mostrato era "solo un prototipo" che ha ricevuto troppe attenzioni. Le quali, a loro volta, hanno portato alle polemiche e, di conseguenza, all'eliminazione di Teller dal progetto, ora nelle mani di Tony Fadell, già responsabile di Nest, una delle più importanti aziende nel campo della demotica. "Abbiamo fatto una scelta giusta e una non altrettanto corretta" ha spiegato Teller durante il suo intervento "Quella giusta è stata dare vita al programma Explorer. La seconda, quella più fallimentare, è che abbiamo consentito, e spesso incoraggiato, che si creasse troppa attenzione intorno al programma".
L'errore più grande è in effetti individuabile nella presentazione: vendita ai consumatori, pubblicità, Google Glass ovunque e sempre presenti a fiere e keynote dell'azienda. Non stupisce che molti lo considerassero come un prodotto definitivo e pronto ad uscire sul mercato. Eppure i Glass sono passati dal laboratorio segreto ad essere una divisione a sé stante solo il mese scorso, quindi si potrebbe dire che la loro reale esistenza abbia avuto inizio proprio grazie a quel passaggio. Nonostante siano ormai sui volti di migliaia di persone in tutto il mondo. Teller resta comunque positivo e, anzi, individua un elemento utile anche nel fallimento.
"I Glass rappresentavano un prodotto che dovevamo far uscire il prima possibile" ha continuato Teller "Abbiamo appreso molto sugli aspetti hardware, come la batteria. Ma distribuire i Glass è stato utile anche in termini di sperimentazione sociale e sono molto grato a tutti i pionieri che si sono avventurati nel progetto con noi". Tanti errori, secondo l'ex responsabile del progetto, sono necessari per ottenere molti successi e creare un prodotto finito. L'errore è l'aver permesso ai consumatori di scambiare un prototipo per un dispositivo pronto per essere commercializzato. Il successo, d'altra parte, è l'aver ricevuto un numero di feedback enorme con il quale sviluppare la prossima versione dei Google Glass.