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Google ha pensato di sviluppare un’applicazione simile a Periscope qualche anno fa

Una delle applicazioni per smartphone più utilizzate dagli utenti negli ultimi mesi è sicuramente Periscope, il servizio che permette di effettuare dirette streaming di qualsiasi evento. Oggi dalle pagine del Wall Street Journal arriva la notizia che il team di Google aveva già pensato ad un servizio analogo qualche anno fa.
A cura di Matteo Acitelli
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Una delle applicazioni per smartphone più utilizzate dagli utenti negli ultimi mesi è sicuramente Periscope, il servizio che permette di effettuare dirette streaming di qualsiasi evento. Al momento l'app Periscope è disponibile in esclusiva per iPhone ma il team di sviluppatori ha già annunciato che presto verrà rilasciata anche un'applicazione per smartphone Android. Oltre all'applicazione lanciata da Twitter, sul web negli ultimi mesi sono state lanciate anche due alternative: Meerkat e Streamago Social. Nonostante la grande attenzione degli ultimi mesi su applicazioni per effettuare live streaming da mobile, dalle pagine del Wall Street Journal arriva la notizia che il colosso di Mountain View aveva già pensato ad un servizio analogo a Periscope, Meerkat e Streamago Social già qualche anno fa.

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Nel dettaglio, come riportato da un ex impiegato di Google al Wall Street Journal, il team al lavoro sulla piattaforma video YouTube aveva pensato di lanciare un'applicazione per smartphone in grado di realizzare dirette streaming, idea che fu poi accantonata per concentrare le forze alla battaglia legale con Viacom e la creazione del sistema Content ID che viene tutt'oggi utilizzato per identificare i filmati coperti da diritto d’autore. Come si legge sul sito web del Wall Street Journal: "Google ha preso in seria considerazione la possibilità di evolvere il proprio servizio desktop per il live streaming, che oggi richiede agli utenti di ottenere l’approvazione prima di iniziare la trasmissione di un evento, in un’applicazione mobile con meno restrizioni. Però, per una serie di ragioni, l’azienda non lo ha fatto. Tra queste, stava costruendo il sistema Content ID e affrontando Viacom, dunque investire anche sul live streaming non è sembrato conveniente".

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