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Google, in arrivo “Nearby”: una nuova funzione per localizzare gli utenti in tempo reale

Il colosso di Mountain View è ormai pronto a introdurre in Android una nuova funzionalità basata sulla geolocalizzazione, che permetterà l’automazione di applicazioni e smart devices tramite l’analisi in tempo reale della posizione dei dispositivi.
A cura di Dario Caliendo
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Mentre le applicazioni per ricordarsi dove si è parcheggiata l'auto e sistemi come IFTT sono sempre più utilizzati e integrati, Google è ormai pronta a introdurre un nuovo sistema di geolocalizzazione in tempo reale, che permetterà al suo sistema operativo per dispositivi mobili di attivare una serie di funzionalità basate proprio sulla posizione del dispositivo, con le quali sarà possibile programmare delle azioni e dei reminder, oppure controllare tutti gli elettrodomestici smart che si hanno in casa: la novità si chiamerà Nearby, arriverà presto in tutti gli smartphone e i tablet Android tramite un aggiornamento del pacchetto "Google Play Services" e ad anticiparla è Android Police, che ha avuto la possibilità di provarla in anteprima.

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"Nearby ti permette di connetterti, condividere e fare altro con persone, posti e cose attorno a te" – si legge nel testo di presentazione del nuovo sevizio – "Quando Nearby è attivo sul tuo account, Google potrà attivare periodicamente il microfono, il WiFi, il Bluetooth e altre funzionalità simili, in modo da poter analizzare con estrema precisione la tua posizione."

Si tratta di un servizio che apre le porte a una serie di possibilità per gli sviluppatori, e che permetterà un controllo basato sulla geolocalizzazione, per dispositivi e applicazioni compatibili realizzate sfruttando le nuove API, a partire dall'automazione della propria casa fino ad arrivare all'interazione tra i dispositivi: ad esempio, se si dispone di un set di lampadine Philips Hue, sarà possibile accendere e spegnere automaticamente le luci semplicemente uscendo o entrando in una determinata stanza. Una novità interessante, soprattutto considerando il nuovo Continuity presentato da Tim Cook e Craig Federighi nel corso della conferenza stampa d'apertura della Worldwide Developers Conference 2014 di San Francisco, che permetterà una serie di interazioni tra dispositivi mobili e fissi proprio in base alla prossimità.

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Nonostante gli utenti potranno decidere liberamente le applicazioni e i servizi che potranno accedere ai dati di geolocalizzazione, l'introduzione di Nearby in tutti i dispositivi animati dal sistema operativo di Google arriva in un momento molto delicato: è di poche ore fa la notizia che l'NSA avrebbe la possibilità di spiare tutti i possessori di smartphone attivando a distanza il microfono anche a dispositivo spento e, una settimana fa, Vodafone UK ha ammesso l'esistenza di una rete di intercettazione realizzata e gestita dai Governi di alcuni dei paesi europei, nei quali le Agenzie relative alla sicurezza nazionale si sono connesse fisicamente agli impianti dei gestori telefonici, per intercettare liberamente le telefonate e i metadati, senza la necessità di un mandato ufficiale.

Non si hanno ancora notizie ufficiali circa la tempistica necessaria all'introduzione di Nearby, ne tantomeno si conosce la lista completa dei dispositivi che saranno aggiornati con la nuova funzione. Il consiglio è comunque quello di tenere sotto controllo il proprio smartphone e il proprio tablet, leggere nel dettaglio tutti gli aggiornamenti che si effettuano e, nel caso in cui si attivi l'icona relativa alla geolocalizzazione nella barra delle notifiche, controllare sempre quale applicazione sta avendo accesso alle informazioni relative alla posizione del dispositivo.

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