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Google nel mirino della Commissione Europea per le licenze di Android

Una nuova indagine antitrust nei confronti di Google arriva dall’Unione Europea, che ha inviato una serie di questionari a produttori e gestori per chiarire le relative modalità di collaborazione con il colosso di Mountain View.
A cura di Dario Caliendo
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Il colosso di Mountain View è di nuovo sotto la lente d'ingrandimento della Commissione Europea, ormai pronta a dare il via a una nuova indagine antotrist nei confronti del sistema operativo per dispositivi mobili, per capire se l'azienda capitanata da Page e Brinn spinga i produttori a promuovere forzatamente i propri servizi.

Per farlo la Commissione avrebbe inviato una serie di questionari ai gestori telefonici e alle aziende produttrici di smartphone tablet, nei quali verrebbero chieste informazioni sulle relative modalità di collaborazione con il colosso di Mountain View: nello specifico, alcune domande richiedono spiegazioni sulle modalità di condivisione delle entrate con Google e se altri App Store avrebbero difficoltà a competere con il negozio di applicazioni di Mountain View, invitando tutte le aziende coinvolte  a fornire messaggi di posta elettronica,e tutti i documenti relativi alle loro relazioni con il colosso della tecnologia.

A dare la notizia è Reuters, che sottolinea però che si potrebbe trattare di un modo per placare gli animi di coloro che sostengono che la Commissione Europea non abbia investigato a sufficienza sulle politiche di Google, soprattutto in seguito alla notizia che vedeva il sistema operativo di Big G coinvolto in una vicenda che ha fatto storcere il naso a molti produttori: è notoriamente risaputo che Android sia un sistema operativo gratuito e disponibile a tutte le aziende ma, secondo quanto ha rivelato una fonte di Reuters, qualora le aziende volessero ricevere gli aggiornamenti dell'OS velocemente, dovrebbero sottoscrivere un contratto ben preciso che le obbligherebbe a pre-installare nei propri dispositivi una numero minimo di applicazioni di Google.

Non si hanno ancora notizie ufficiali circa la dinamica dell'inchiesta, ne tantomeno su quali potrebbero essere le richieste dell'Unione Europea qualora decidesse che l'azienda di Mountain View stia realmente violando le regole dell'antitrust, ma una cosa è certa: quando la Commissione Europea punta i riflettori su una grande azienda per verificare un eventuale comportamento anticoncorrenziale, riesce sempre a svolgere un ottimo lavoro.

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