Google Play Pass, il servizio di app in abbonamento di Google è in arrivo

A poche ore dalla presentazione ufficiale dei nuovi iPhone 11, Google ha anticipato con un tweet l'arrivo di un'offerta di app e videogiochi in abbonamento: si chiamerà Google Play Pass e si proporrà come una sorta di Netflix delle app, sarà cioè una piattaforma dalla quale gli utenti potranno scaricare e giocare a una vasta selezione di software e titoli presenti nel negozio digitale Play Store a un costo mensile che non è ancora stato specificato.
Le tempistiche dell'intervento di Google non sono casuali: in queste ore i rivali di Apple hanno infatti ufficialmente rivelato la data del debutto di Apple Arcade — un servizio praticamente identico che la casa di Cupertino aveva anticipato mesi fa e che sarà disponibile sui dispositivi iOS, iPadOS, macOS e tvOS già da settimana prossima. La casa di Mountain View ha probabilmente già tutto pronto per l'annuncio o addirittura per il lancio di Google Play Pass; con l'arrivo dei nuovi smartphone Pixel 4 alle porte però è possibile che il gruppo voglia attendere l'evento dedicato ai due telefoni e previsto per ottobre.
Non solo giochi
Nel frattempo alcuni dettagli non confermati ufficialmente sul servizio sono già trapelati. Google Play Pass dovrebbe appoggiarsi all'attuale negozio digitale Google Play, del quale potrebbe costituire una sezione a parte accessibile agli utenti che hanno sottoscritto il relativo abbonamento; il prezzo dovrebbe invece essere identico a quello proposto per Apple Arcade, ovvero 5 dollari al mese. Restano ignoti i dettagli sull'offerta di software prevista: mentre il servizio di Apple si concentra sui videogiochi, ad agosto Google aveva avviato un periodo di sperimentazione del proprio servizio una selezione di app di tutti i tipi.
La competizione con Apple
Questo aspetto differenzierebbe i due servizi in modo sostanziale. Apple in effetti può puntare su diversi titoli inediti in arrivo da sviluppatori grandi e piccoli e gli sviluppatori di questo genere di app sono tradizionalmente più legati all'ecosistema della casa di Cupertino, i cui utenti spendono più volentieri degli utenti Android. Un servizio in abbonamento però potrebbe sparigliare le carte in questo senso, e l'offerta di app utili in aggiunta ai videogiochi rappresenta un'incognita interessante da tenere sotto osservazione.