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Google+, in arrivo il tool per i commenti nei siti

Il social network di Mountain View continua la sua rincorsa verso Facebook annunciando l’arrivo della funzione per i commenti da inserire nei siti web, che verranno indicizzati anche per il motore di ricerca.
A cura di Angelo Marra
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Se qualcuno aveva dubbi sulle affermazioni dell'ex manager di Google James Whittaker, che recentemente ha lasciato la compagnia di Mountain View accusandola di essere “ossessionata da Facebook”, ora avrà un elemento in più per ricredersi. Durante l'ultimo G-Event tenutosi in Arabia Saudita, il gigante di Brin & Page ha annunciato l'arrivo della funzione dei commenti per il suo social network Google+, sulla scia di quanto già realizzato da tempo dalla piattaforma di Palo Alto, che recentemente sembra sia al lavoro in questa direzione per sviluppare un sistema multipiattaforma. Ora anche BigG sembra volersi muovere in tal senso, ma di sicuro la novità destinata a far discutere sarà, se le voci saranno confermate, l'indicizzazione dei commenti nel motore di ricerca di famiglia.

Google continua quindi a portare avanti la “Ricerca Sociale”, ovvero il tentativo di Mountain View di lanciare la sua piattaforma social, mai riuscita a decollare, sfruttando la popolarità della punta di diamante della società, ovvero il search engine che lo ha reso così famoso. Già da ora se effettuiamo ricerche con Google (dopo esserci loggati) la priorità nei risultati sono i contenuti condivisi su G+ dalle nostre cerchie, anche se meno attinenti magari di quelli ospitati su altre piattaforme o siti esterni, il che non ha mancato di far piovere su Mountain View una marea di critiche. Se i rumors dovessero essere confermati, BigG finirebbe per gettare altra benzina sul fuoco, inasprendo i rapporti con le altre piattaforme social (come già verificatosi con Twitter) con l'indicizzazione anche dei commenti.

Per gli utenti (fatta esclusione per quella nicchia che utilizza abitualmente G+) non si tratta certo di una buona notizia. Come ricordava lo stesso Whittaker sul suo blog, il successo di Google derivava principalmente dall'affidabilità dei risultati di ricerca. Con l'introduzione della Ricerca Sociale la qualità è stata penalizzata, dando risalto ad alcuni contenuti non tanto per la loro attinenza quanto solo per il fatto di essere ospitati sulla piattaforma, condizione che si aggraverà ulteriormente con l'indicizzazione nei risultati anche dei commenti.

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