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GRIP, la piattaforma che raccoglie le denunce contro Google

Negli Usa lo studio legale Hausfeld, specializzato in class action, ha lanciato una piattaforma online chiamata GRIP, Google Redress & Integrity Platform. Attraverso questa piattaforma le aziende che si sentono danneggiate dall’atteggiamento poco concorrenziale di Google, in Europa, possono anche denunciare il colosso di Mountain View.
A cura di Francesco Russo
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A pochi giorni dalla risposta che Google ha inviato alla Commissione Antitrust UE nella quale sostanzialmente rigettava tutte le accuse di abuso di posizione dominante nel mercato dell'advertising online, ecco che per la casa di mountain View si presenta un nuovo problema. Negli Usa lo studio legale Hausfeld, specializzato in class action, ha lanciato una piattaforma online chiamata GRIP, che sta per Google Redress & Integrity Platform. Attraverso questa piattaforma le aziende che si sentono danneggiate dall'atteggiamento poco concorrenziale di Google, in Europa, possono allora denunciare il colosso di Mountain View e a quel punto citare Google per una causa di risarcimento.

Lo studio legale Hausfeld è conosciuto per aver seguito diversi casi di class action, difendendo casi molti complessi riguardanti aziende che si sono trovate a ingaggiare battaglie legali con colossi come Mastercard o Visa, tanto per citare qualche nome.

Il rischio che corre Google è quello di trovarsi in mezzo a due fuochi. Da una parte l'UE che entro l'anno potrebbe arrivare ad una decisione definitiva (anche se Google attende ancora di essere convocata per discutere la sua posizione) e dall'altra c'è il forte rischio di trovarsi bersagliata da continue denunce di aziende che l'accusano di essere comportata in maniera non concorrenziale. E questo potrebbe poi portare a diverse cause per chiedere il risarcimento del danno subito. Insomma, uno scenario davvero pesante per Google, visto anche la pesante multa che la Commissione Antitrust potrebbe comminare se ritenesse non soddisfacente la risposta da Mountain View. Un danno economico che quindi potrebbe essere ben più alto dei 5 miliardi di dollari che Google dovrebbe pagare.

A questo punto non resta che attendere quale sarà l'atteggiamento della Commissione Antitrust UE, ne senso se riterrà opportuno considerare anche la denunce che arriveranno da GRIP. In ogni caso la decisione finale potrebbe arrivare entro l'anno oppure entro i primi mesi del 2016.

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